Mole AntonellianaContro la tassa il Presidente dell’Ordine dei veterinari e il Veterinario dell’anagrafe canina. I canili si riempiono anche per colpa delle ‘staffette’.
La proposta del M5S a Torino, Comune guidato dalla pentastellata Chiara Appendino, “fa girare le scatole a tutti”. Lo dichiara al quotidiano La Stampa Thomas Bottello presidente dell’Ordine dei veterinari. L’idea di tassare il possesso di cani, una cifra tra i 2 e i 4 euro in più sulla Tari, punta a coprire i costi di manutenzione e ad ammortizzare i 180 mila euro che la città spende ogni anno per la manutenzione delle 55 aree cani di Torino, più i costi per l’eventuale apertura di nuovi spazi.

Piuttosto “facciamo una bella campagna di raccolta fondi e magari i proprietari dei cani, alcuni, sono anche disponibili a pagare di più di 4 euro l’anno”- commenta Bottello. Nelle aree cani, “i proprietari si organizzano i proprietari e fanno cose da soli. Le imposizioni non piacciono a nessuno”- aggiunge. La proposta non convince nonostante ipotizzi l’esenzione per le fasce sociali deboli:  «Lei se lo vede il vecchietto andare in Comune a presentare il modello Isee?»- chiede Bottello. Una complicazione per le persone anziane. «Allora promuoviamo campagne di sensibilizzazione anche per chi non ha cani: se l’area cani è agibile e carina il proprietario è più portato a frequentarla e non “disturba” chi i cani non li vuole». Bottello insiste sul punire chi non rispetta le regole per recuperare fondi: «Iniziamo da chi non mette il microchip al proprio cane. Basta dotare i vigili di un piccolo apparecchio per il controllo».

I cani a Torino sono stimati fra gli 80 e i 90mila. Guido Massimello veterinario dell’anagrafe canina spiega che stanno aumentando i cani provenienti dal Sud: «Anche se nei nostri canili ce ne sono tanti: dovremmo far adottare i nostri nei canili» insiste. La tassa sui cani? «Tutti chiedono e poi il cittadino si scoccia e i canili si riempiono. Certo 4 euro sono pochi ma io ho cinque cani e sarebbero già venti euro. Prima o poi metteranno la tassa un tanto al chilo sui cani».

La tassa è stata discussa in Commissione comunale, dove si discutevano alcune petizioni popolari per l’apertura di nuove aree cani. A proporla sono il  presidente della commissione Ambiente Federico Mensio, la vice capogruppo Chiara Giacosa e Antoninio Iaria, tutti del Movimento 5 Stelle. La considerano una sorta di tassa di scopo a carico dei proprietari, ma anche le associazioni  animaliste hanno già alzato la loro protesta.

Cinquantacinque aree cani in città sono poche. Ne servirebbero altre, anche perché ci sono interi quartieri scoperti. Viste le note difficoltà di bilancio, l’alternativa al contributo di cittadini proprietari è la ricerca di sponsor e privati disposti a finanziare – in cambio di pubblicità – la manutenzione. «In cinque anni abbiamo realizzato 18 nuove aree a spese del Comune, a dimostrazione che non è un problema insormontabile», afferma Enzo Lavolta, consigliere del Pd ed ex assessore all’Ambiente nella giunta Fassino. «Credo che il Comune possa trovare i fondi necessari nel suo bilancio», aggiunge il capogruppo della Lega Nord Fabrizio Ricca.

Animali- Pagina del sito web del Comune di Torino

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