stella marina grigiaLa Commissione Europea ammette nuovi ‘ingredienti’ nella produzione di farine di pesce impiegate come mangime nei non ruminanti.

Con proprio Regolamento, la Commissione Europea ha autorizzato l’utilizzo di farine ottenute da stelle marine selvatiche e da invertebrati acquatici di allevamento nei mangimi destinati a non ruminanti. Il nuovo Regolamento modifica le norme europee definite nel 2001 per la prevenzione delle encefalopatie spongiformi trasmissibili.

Il via libera, precisa la Commissione, riguarda  gli invertebrati acquatici “diversi dai molluschi e dai crostacei” ed è motivato in quanto il loro utilizzo “non costituisce un rischio di trasmissione delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE) superiore a quello costituito dall’utilizzo di farine di pesce negli stessi mangimi”.
Ai fini di tutela dell’ambiente, invece, il Regolamento limita l’utilizzo delle stelle marine selvatiche “ai casi in cui le stelle marine si stanno moltiplicando e costituiscono una minaccia per una zona di produzione di acquacoltura”.

Inoltre, il Regolamento cancella dagli elenchi dei test diagnostici rapidi -approvati per la sorveglianza delle TSE nei bovini, negli ovini e nei caprini- il  kit diagnostico Prionics Check PrioSTRIP SR, la cui produzione è cessata ad aprile del 2016.

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Regolamento (UE) 2017/110 della Commissione del 23 gennaio 2017
che modifica gli allegati IV e X del regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili

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