Venerdì, 13 Maggio 2016 14:41

Pesce ETICHETTAL’Europa è il più grande mercato di prodotti ittici al mondo, ma è minacciato dalla sostituzione delle specie di alta qualità con specie di qualità inferiore.

Il Parlamento Europeo ha votato ieri una risoluzione sulla tracciabilità dei prodotti ittici. Gli eurodeputati  si dicono seriamente preoccupati e insoddisfatti per la persistenza di “livelli significativi di etichettatura scorretta dei prodotti ittici venduti sul mercato dell’Unione, compreso nei ristoranti delle istituzioni dell’UE”. Inoltre, alcune denominazioni commerciali di pesci variano da uno Stato membro all’altro in ragione delle prassi nazionali, “il che potrebbe determinare una certa confusione”, superabile dalla creazione di una banca dati pubblica che fornirà informazioni sulle denominazioni commerciali in tutte le lingue ufficiali dell’UE.

Il documento ribadisce che la scorretta etichettatura intenzionale e fraudolenta delle specie ittiche rappresenta una violazione dei regolamenti dell’UE e sottolinea che “i consumatori hanno il diritto di essere informati in maniera comprensibile, anche per quanto riguarda le informazioni costiere e geografiche sulle zone di cattura, e dovrebbero poter fare pieno affidamento sull’intera filiera fornitrice di prodotti della pesca nel mercato dell’UE”. Inoltre, tutti i prodotti importati devono essere conformi alle norme e agli standard dell’UE.

Il Parlamento Europeo invita gli  Stati membri a rafforzare i controlli nazionali, anche dei prodotti ittici non trasformati destinati al settore della gastronomia e della ristorazione, nell’ottica di contrastare le frodi e individuare la fase, all’interno della catena di approvvigionamento, in cui il pesce è oggetto di etichettatura erronea. Invita inoltre sia  la Commissione che gli Stati membri a esaminare quali misure potrebbero essere messe in atto per migliorare la tracciabilità dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

Strasburgo sostiene la creazione di un gruppo di lavoro incaricato di armonizzare l’applicazione della tracciabilità in tutti gli Stati membri e l’istituzione di una struttura esterna che consenta la certificazione delle informazioni volontarie per prodotti della pesca e dell’acquacoltura sul mercato dell’UE. Inoltre, si dice favorevole a un sistema solido di tracciabilità, dallo sbarco al consumo, che infonda fiducia ai consumatori e, al contempo, riduca la dipendenza degli scambi commerciali dalle importazioni di prodotti della pesca e dell’acquacoltura, rafforzando in tal modo il mercato dell’UE;

Richiamando l’attenzione sulla necessità di indicare le informazioni sull’origine dei prodotti della pesca in maniera chiara e trasparente, invita la Commissione, ai fini di una migliore tracciabilità, a sfruttare appieno il potenziale del codice a barre del DNA, che potrebbe contribuire a identificare una specie grazie al sequenziamento del DNA. L’etichettatura deve fornire informazioni comprensibili, verificabili e precise e per questo la Commissione Europea è invitata ad avviare un monitoraggio. Gli Stati membri sono invece incoraggiati a indicare- nel quadro di un’etichettatura facoltativa -tutte le informazioni disponibili che permettano al consumatore di compiere una scelta informata.

La  risoluzione è stata approvata mentre la Commissione sta preparando un inventario dettagliato ed esauriente delle informazioni volontarie relative ai prodotti della pesca e dell’acquacoltura che sono commercializzati nell’UE. I risultati di questo inventario potrebbero portare alla creazione di una struttura esterna che certifichi informazioni volontarie per prodotti della pesca e dell’acquacoltura sul mercato dell’Unione.

Risoluzione del Parlamento europeo del 12 maggio 2016 sulla tracciabilità dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura nella ristorazione e nella vendita al dettaglio
(testo approvato in lingua italiana)

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