Agroalimentare Adottato il Programma annuale del Centro Nazionale per il Controllo delle Malattie. (DM 3 agosto 2016, registrato dalla Corte dei Conti il 13 settembre 2016).

Lo pubblica il Ministero della Salute che ne presenta la struttura, le finalità e le modalità di attuazione. Nel programma 2016 del CCM– si rafforzano alcuni indirizzi di prevenzione nazionali e si enfatizza il ruolo della resistenza antimicrobica nell’ambito delle patologie trasmissibili.

Sicurezza Alimentare-
Il Programma 2016 del CCM si pone in coerenza con il Piano Nazionale di Prevenzione  e in particolare con il macro obiettivo “Rafforzare le attività di prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria per alcuni aspetti di attuazione del Piano Nazionale Integrato dei controlli” . Si intendono quindi supportare interventi finalizzati a garantire la sicurezza degli alimenti e promuovere azioni volte a contrastare le tossinfezioni alimentari, con particolare riguardo a quelle provocate da patogeni emergenti, la cui responsabilità nell’insorgenza di focolai diventa sempre più importante.

Antibiotico-resistenza- “Nell’ambito delle patologie trasmissibili, la direzione operativa intende dare supporto a un tema di grande rilevanza internazionale che è quello dell’antimicrobico resistenza.  Infatti, sebbene l’antimicrobico resistenza sia un effetto naturale, negli ultimi anni diverse cause, tra cui un uso eccessivo e inappropriato di farmaci antimicrobici sugli esseri umani e sugli animali, hanno trasformato tale fenomeno in una seria minaccia per la salute pubblica in tutto il mondo, con un notevole aumento dei costi sanitari, ricoveri in ospedale prolungati, fallimenti del trattamento e un numero significativo di morti.

A oggi l’antimicrobico resistenza è riconosciuta, pertanto, come uno dei maggiori problemi in grado di minacciare la salute globale e per questo numerosi sono gli sforzi intrapresi a livello mondiale per il contrasto di tale fenomeno, inserito tra l’altro nell’Agenda del Global Health Security e tra gli obiettivi prioritari dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Proprio l’Organizzazione Mondiale della Sanità, a maggio dello scorso anno, ha approvato la risoluzione per affrontare la resistenza ai farmaci antimicrobici attraverso un piano d’azione globale che si propone di migliorare la conoscenza e la comprensione della resistenza agli antimicrobici, rafforzare la sorveglianza e la ricerca, ridurre l’incidenza di infezione, ottimizzare l’uso di farmaci antimicrobici e garantire investimenti sostenibili in tale ambito. La medesima risoluzione ha sollecitato gli Stati membri a mettere in atto dei piani nazionali di azione, allineati con quello globale, sul quale il Ministero della salute si è già attivato al fine di sviluppare, rafforzare e uniformare gli interventi in atto nel nostro Paese”.

Prossimi passi- Il programma CCM 2016, è stato trasmesso ufficialmente agli Enti partner il 19 settembre: Regioni e Province Autonome, ISS, INAIL, INMP e AGENAS sono chiamati a presentare le loro proposte sotto forma di progetti esecutivi, secondo un massimo di due proposte di progetto, nell’ambito di 11 linee di intervento. Le proposte devono essere inviate entro il 2 novembre ai recapiti elettronici forniti dal Ministero della Salute.

Il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) nasce con legge 26 maggio 2004, n. 138, come organismo di coordinamento tra le Istituzioni sanitarie centrali e quelle regionali per le attività di sorveglianza e prevenzione oltre che di risposta alle emergenze. Secondo il Decreto Ministeriale (DM) 18 settembre 2008, di ulteriore modifica all’organizzazione e al funzionamento del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, il CCM opera in base ad un programma annuale di attività, che deve essere approvato entro il 30 giugno con DM. Il Ccm è incardinato all‘interno della direzione generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute.

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