Lunedì, 28 Settembre 2015 07:44

logoSupporto veterinario e campagne di vaccinazioni in Iraq, Giordania, Libano e Siria per preservare la salute del bestiame e le fonti essenziali di nutrimento.
E poi, distribuzione di kit per la produzione agricola casalinga che diano agli sfollati e alle famiglie ospitanti i mezzi per produrre cibi ricchi di nutrienti, come uova, latte e verdure
Il flusso di rifugiati siriani sta avendo effetti anche sull’agricoltura dei paesi limitrofi ospitanti. La FAO sta lavorando con i propri partner per rafforzare la sicurezza alimentare e costruire la capacità di resilienza di famiglie e comunità in Siria e nei paesi limitrofi. Tali sforzi mirano a salvaguardare i mezzi di sussistenza e al tempo stesso aiutare le comunità a gettare le fondamenta per la loro stessa ripresa nel lungo termine.

Miilioni di persone costrette a scappare dalla guerra e dalla povertà ci dicono che “è cruciale proteggere ed investire nei mezzi di sussistenza rurali”-  ha dichiarato il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva. L’agricoltura continua a costituire la spina dorsale dei mezzi di sussistenza per la gran parte delle persone in situazioni di conflitto o post-conflitto. In questo contesto, la FAO incentra il proprio lavoro sul fornire sostegno per la protezione dei mezzi di sussistenza agricoli durante il conflitto, creando al tempo stesso le condizioni per la ricostruzione e la resilienza di lungo termine del settore agricolo.

Il collasso del sistema veterinario siriano– Attualmente al suo quinto anno, la crisi siriana ha provocato l’esodo di 11 milioni di persone. Nella stessa Siria, è andato perduto circa il 50% del bestiame e la produzione cerealicola si è dimezzata dall’inizio della crisi nel 2011, per via dell’aggravarsi del conflitto e di condizioni climatiche avverse.
Insieme alla crescente pressione su risorse quali l’acqua e la terra, il movimento di persone e di bestiame ha anche sollevato il rischio del diffondersi di malattie animali e vegetali attraverso i confini, all’interno ma anche al di fuori della regione. Ciò è in parte dovuto- spiega la FAO-  al collasso dei sistemi veterinari in Siria, che ha lasciato migliaia di animali senza vaccino.
In Siria, il conflitto sta avendo un impatto devastante sull’agricoltura, con interruzioni dei mercati alimentari e delle catene di produzione, gran parte delle strutture di irrigazione e della altre infrastrutture distrutte, e contadini e allevatori lasciati senza altra scelta se non quella di abbandonare i loro campi e i loro animali. I pochi che rimangono non hanno accesso ai mercati e non possono permettersi sementi, fertilizzanti o altri input.

Ricostruire i mezzi di sussistenza- “Sostenere i mezzi di sussistenza basati sull’agricoltura può contribuire sia ad aiutare le persone a rimanere nelle proprie terre quando si sentono sicure, sia a creare le condizioni per il ritorno dei rifugiati, dei migranti e degli sfollati,” ha aggiunto Graziano da Silva. “La maggioranza degli sfollati spera di tornare nelle propria terra non appena il conflitto sia finito, ma gli effetti del conflitto sulla sicurezza alimentare durano spesso ben oltre il placarsi delle violenze,” ha affermato. (fonte)

Il sistema veterinario siriano, Dr.Mazen Dib -Directorate Of Animal Health–Syria

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