Una lunga “staffetta” dalla Puglia a Forlì con a bordo 26 cani e 9 gatti. Blitz delle Guardie zoofile del nucleo di Forlì-Cesena, che venerdì notte hanno bloccato e controllato un furgone nell’area di servizio Bevano est, in direzione Bologna. L’intervento, avvenuto dietro segnalazione delle Guardie Zoofile dell’area di partenza del mezzo, in Puglia, è stato coordinato dal Nucleo Provinciale delle Guardie Enpa e ha visto la collaborazione della Polizia Autostradale e del Servizio Veterinario della Ausl Romagna dipartimento di Forlì. Il controllo, dopo un appostamento durato due ore in attesa dell’arrivo, con guardie in borghese, è terminato alle 2.30 di sabato. Gli illeciti rilevati sono ora al vaglio dell’organo procedente e sono sia amministrativi che penali.

“L’intervento si è reso necessario visto il continuo aumento delle cosidette “staffette”, che spesso dietro una parvenza di amore per gli animali nascondono interessi pecuniari rilevanti – spiega Leonardo Poli, capogruppo delle Guardie Zoofile Enpa Meldola – Un carico come quello intercettato permette all'”associazione” di farsi rimborsare circa 3.500 euro per un viaggio di circa 900 chilometri, con animali spesso ammalati o cuccioli che ancora non hanno raggiunto i due mesi e sono tenuti in condizioni di viaggio al limite della legalità. Si pensi che questo tipo di trasporto avviene con cadenza settimanale, con un rimborso di 14.000 euro mensili. Vi sono anche staffette che fanno realmente volontariato e lo fanno per reale amore degli animali, ma purtroopo non è così per tutti e spesso questo comporta lo spostamento di zoonosi (malattia infettiva degli animali, ndr) in altri territori che ne erano esenti, con animali sani che si ammalano. Tipico esempio è la comparsa della leishmaniosi, da noi quasi inesistente fin a qualche decennio fa, ma presente al sud, e oggi comparsa anche nella nostra provincia. Invitiamo pertanto tutti coloro che meritoriamente intendono adottare un cane dal sud a richiedere prima dell’arrivo del cane copia del libretto contenente le vaccinazioni e i test della filaria e della leishmaniosi (quest’ultimo solo per cani oltre i sei mesi di età) e di valutare se la richiesta economica di rimborso del viaggio è confacente alle spese sostenute dal trasportatore. Il commercio illegale di animali è al terzo posto tra le attività criminose e quindi è sempre bene, qualora si sia interessati a qualche annuncio sui social media, contattare persone che hanno precedentemente adottato animali da quell’associazione e chiedere loro come si sono trovati, al fine di evitare di incrementare interessi economici che di amore per gli animali hanno ben poco”.

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