Modello 730: quali sono le spese veterinarie che si possono detrarre dalle tasse? Ecco i chiarimenti e tutti i dettagli da conoscere

In tanti hanno in casa o in giardino un animale domestico ed il ricorso alle cure veterinarie diventa imprescindibile: oggi il vaccino, domani la sutura di una ferita, poi i farmaci per una infezione. Così anche le spese veterinarie diventano a pieno titolo una voce di spesa del budget familiare. La bella notizia, però, è la possibilità di portare le spese veterinarie in detrazione nella prossima dichiarazione dei redditi.

Infatti anche le spese veterinarie rientrano nell’elenco delle detrazioni fiscali da indicare nel modello 730 per l’anno 2018. Addirittura per chi usa la dichiarazione precompilata le spese veterinarie saranno già indicate. Ma allo stesso modo è perfettamente possibile procedere con la detrazione anche per il caso di dichiarazione ordinaria o modello Unico. Vediamo di seguito quali sono gli importi della detrazione per le spese veterinarie sostenute nel 2017 e come procedere alla compilazione del modello 730 per l’anno 2018.

Spese veterinarie: quali sono detraibili e in che misura?

Le spese veterinarie detraibili sono i costi sostenuti nell’anno 2017 per la cura di animali domestici tenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva e per queste spese è prevista una detrazione Irpef del 19% nel limite massimo di 387,34 euro. La detrazione consente di di ottenere uno sconto Irpef, ossia in concreto una riduzione dell’importo delle tasse da pagare.

Come detto, dunque, sono detraibili le spese sostenute per le prestazioni professionali del medico veterinario e per l’acquisto dei farmaci prescritti. Godono della detrazione anche le spese per gli esami di laboratorio eseguiti presso strutture veterinarie mentre sono esclusi i farmaci senza prescrizione medica veterinaria, i mangimi e i prodotti antiparassitari. La detrazione, inoltre, non è prevista per le spese sostenute per animali detenuti a scopo di allevamento, riproduzione o consumo alimentare.

Spese veterinarie: requisiti per la detraibilità

Per godere della detrazione, però, è essenziale un requisito: vale a dire che l’animale sia legalmente posseduto. In concreto, la nozione di legalmente posseduto si traduce nella necessità che il contribuente possa dimostrare all’amministrazione finanziaria di essere l’effettivo proprietario del cane, del gatto, degli uccellini ecc. e ciò è possibile solo attraverso la documentazione rilasciata dalla Asl o dal medico veterinario in sede di registrazione dell’animale alla relativa anagrafe e contestuale installazione di microchip.

Per gli animali per i quali non sussiste un obbligo di registrazione, invece, la prova della detenzione legale e dunque della titolarità dell’animale ai fini dell’esenzione può essere data mediante il cosiddetto pet passport per gatti e furetti, con il certificato di adozione o ancora tramite le fatture di acquisto dell’animale.

Spese veterinarie: come si calcola la detrazione?

Per fruire della detrazione delle spese veterinarie ai fini Irpef va in primo luogo detto che è indispensabile lo scontrino parlante della farmacia per l’acquisto di farmaci o la fattura rilasciata dal veterinario.

Come per molte altre spese, tra cui certamente quelle sanitarie, anche per le spese veterinarie è prevista la franchigia di 129,11 euro ed è previsto un tetto massimo di detraibilità pari ad 387,40 euro. Ciò significa che la detrazione del 19% ai fini Irpef si applica solo alla parte eccedente tale franchigia.

In concreto, il calcolo sarà il seguente: spesa massima coperta (387,34 euro), meno la franchigia (129,11 euro) e totale (258,23 euro) moltiplicato per 0,19. Il risultato (49 euro) sarà l’importo concretamente detraibile in sede di dichiarazione dei redditi, che sia essa ordinaria, precompilata o tramite modello Unico.  

Spese veterinarie: come indicarle nella dichiarazione dei redditi?

Nella prossima dichiarazione dei redditi, le spese veterinarie andranno indicate nel seguente modo:

  • nel modello 730, nei righi da E08 –E10 con il codice 29;
  • nel modello Redditi Pf (ex Unico), nei righi da RP8 a RP13 con il codice 29.

Spese veterinarie: un esempio di detrazione

Attraverso un esempio è certamente più semplice capire il funzionamento del meccanismo di detraibilità delle spese veterinarie. Poniamo il caso in cui il vostro cane nel 2017 abbia subito un intervento al costo di 200 euro ed il medico veterinario gli abbia prescritto esami e farmaci per altri 100 euro, per un totale di spese veterinarie pari a 300 euro. Bene, in sede di compilazione del Modello 730 per la dichiarazione dei redditi, sarà necessario che facciate copia della fattura del veterinario e degli scontrini parlanti e li alleghiate alla dichiarazione, alla quale – nel giusto rigo – aggiungerete la dicitura “Codice 19 spese veterinarie” e la cifra totale di 300 euro. Di questi 300 euro avrete diritto al 19% di detrazione fiscale (sulla quota eccedente la franchigia di 129,11 euro) e quindi 32,46 euro. Al momento del conteggio delle tasse da pagare, pertanto, dovrete togliere 32,46 euro dal totale.

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