Giovedì, 28 Aprile 2016 13:40

LABMOUSEGli ostacoli da rimuovere per rilanciare la ricerca in Italia non mancano. Tra questi una legislazione sulle sperimentazione animale “che penalizza i ricercatori italiani”. «Siamo al palo su alcuni punti e la ricerca si deve sviluppare, ma non possiamo avere vincoli sulla sperimentazione animale che non ha nessun altro paese in Europa”. L’ha detto la presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Emilia De Biasi in occasione degli Stati generali della ricerca, che si concludono oggi a Roma.
“Non è possibile. Non è pensabile che la ricerca italiana perda i bandi per quattro regole che non hanno più senso- ha aggiunto la senatrice-  Anche perché non si fa in Italia e si compra dall’estero. Peggio ancora, due volte colpiti, due volte umiliati». Un esempio di come sia necessario per i decisori politici mantenere sempre sempre mantenere uno stretto contatto con gli scienziati. «Il Caso Stamina insegna. Non è pensabile- conclude De Biasi – che si legiferi su ricerca e scienza senza un rapporto con la ricerca e la scienza”.

Gli Stati Generali della Ricerca- promossi dal Ministero della Salute e aperti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella– vogliono essere “un grande punto dello stato dell’arte, non solo della ricerca in Italia, ma anche delle proposte”- ha spiegato il Ministro Lorenzin. “Non sono due giorni di convegno- ha precisato-  ma due giorni di lavoro su misure concrete, con un confronto aperto tra ricercatori, operatori sanitari, il mondo dei pazienti, le associazioni, gli investitori».

Il sostegno del Presidente della Repubblica- «Investire nella ricerca vuol dire investire nel nostro futuro – dichiara il capo dello Stato in un messaggio – e far crescere le potenzialità del paese. Per questo deve diventare una delle priorità dell’agenda italiana, anche perché è un modo per dare opportunità alle giovani generazioni ed evitare che alcuni tra i migliori siano costretti a costruire altrove il proprio percorso professionale». Il campo della ricerca in Italia – ha aggiunto Mattarella- deve essere aperto e fertile per i nostri giovani – ribadisce – e mi auguro che gli stati generali aiutino la definizione dl misure idonee affinché risulti significativo l’investimento sociale nella ricerca biomedica e nelle tecnologie applicate. Il dialogo con gli operatori, i ricercatori, i giovani studenti, le imprese è indispensabile: è questo un settore dove il coinvolgimento e la corresponsabilità sono condizioni dl buon successo».

Lo status del ricercatore-Dobbiamo superare quello che è stato uno degli ostacoli maggiori nella ricerca – ha dichiarato il Ministro dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini – vale a dire il trattamento giuridico dei ricercatori che oggi in Italia sono considerati alla stregua di dipendenti pubblici qualsiasi. Questo lo affrontiamo con la legge Madia che renderà la figura del ricercatore finalmente libera, una figura in grado di giocare con le stesse regole che hanno i ricercatori negli altri Paesi».

Dopo l’estate Bando 2016 dell’Aifa per la ricerca indipendente. «Il bando 2016 – ha anunciato il presidente Aifa Mario Melazzini – avrà un finanziamento pari a 48 milioni di euro». Una delle tematiche centrali del bando sarà la medicina di genere: «Ci sarà un processo top-down – spiega Melazzini – e la donna nel suo insieme sarà al centro del percorso sperimentale. Altri focus saranno il bambino e le malattie rare e poi una linea su tutti i farmaci biologici che sono in scadenza di brevetto».

Il SSN- Lo sviluppo di nuove terapie e nuovi farmaci oltre a permettere il raggiungimento di importanti obiettivi di salute, promuove anche un effetto domino che genera sviluppo per l’intera economia italiana. Lo ha sottolineato Claudio De Vincenti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. «Il Ssn è un punto di forza anche per lo sviluppo industriale. Premiare l’innovatività significa avere ricadute economiche diffuse. Rendere il nostro Paese di nuovo attrattivo: stiamo lavorando per costruire un sistema della governance del sistema farmaceutico che dia stabilità delle regole, proprio per attrarre di nuovo investimenti, innovazione e attività di ricerca». «Sarà importante – ha aggiunto – costruire un sistema di Health Technology Assessment che faccia da perno per sostenere le innovazioni nel sistema sanitario e le ricadute sull’economia».(fonte)

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