mouselabLa moratoria di 12 mesi per il divieto di utilizzo di animali negli studi sulle sostanze d’abuso e sugli xenotrapianti “è insufficiente”. Lo affermano più di 200 scienziati, ricercatori e docenti di Istituti di ricerca, università e associazioni in una lettera-appello al ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

Dopo il varo, da parte del governo, del Milleproroghe a fine dicembre (Decreto Legge 30 dicembre 2016, n. 244),  gli scienziati chiedono al Parlamento di prolungare la moratoria a cinque anni e mantenere la ricerca e i ricercatori italiani competitivi rispetto al panorama europeo. Allontanando nel tempo l’entrata in vigore delle restrizioni alle sperimentazioni animali, introdotte con il decreto legislativo 26/2014. (Attuazione della direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici).

Secondo i firmatari dell’appello, la proroga di un anno “non tiene conto che la durata dei progetti europei e mondiali, da cui attualmente i nostri ricercatori ottengono la maggior parte dei fondi per i loro studi, è compresa tra i 3 e i 5 anni. Il mancato allineamento alle normative internazionali, di fatto, rischia pertanto di interrompere la primaria fonte di finanziamento della ricerca biomedica italiana”. “Numerosi sono i ricercatori che hanno firmato questa lettera – si legge ancora nel testo – chiedendo la proroga della moratoria a 5 anni. Persone che dedicano la propria vita allo sviluppo delle migliori terapie, e che auspicano di essere messi nella condizione di poter continuare i propri studi in Italia”, concludono gli scienziati firmatari della richiesta.

La proroga- Il Milleproroghe allunga di un anno alcune disposizioni transitorie contenute nel D.lvo 26/2014. In particolare, il Milleproroghe recita testuale: “All’articolo 42, comma 1, del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 26, le parole: «1° gennaio 2017» sono sostituite dalle seguenti: «1° gennaio 2018».
Ne consegue che slittano al 1 gennaio 2018, le disposizioni che non autorizzano le procedure (“qualsiasi uso, invasivo o non invasivo, di un animale ai fini sperimentali o ad altri fini scientifici dal risultato noto o ignoto, o ai fini educativi, che possa causare all’animale un livello di dolore, sofferenza, distress danno prolungato equivalente o superiore a quello provocato dall’inserimento di un ago secondo le buone prassi veterinarie) per le ricerche sugli xenotrapianti (trapianto di uno o piu’ organi effettuato tra animali di specie diverse) e sulle sostanze d’abuso.
Con il Milleproroghe viene rinviato di un anno anche il divieto di riutilizzare un animale, gia’ usato in una o piu’ procedure, quando la procedura successiva e’ classificata come «lieve» o «non risveglio».

Appello per il prolungamento della moratoria sui divieti alla sperimentazione animale.

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