La perdita dell’udito o sordità è un fenomeno molto frequente negli animali anziani. Proprio come le persone, anche i cani possono avere cali di udito, temporanee o permanenti ed iniziare a perdere l’udito quando diventano anziani.
La sordità senile è dovuta ai processi di invecchiamento delle strutture deputate alla ricezione dei suoni, i recettori cocleari, che si trovano nell’orecchio o alla loro elaborazione (sistema nervoso). Possiamo testare facilmente la capacità uditiva del nostro cane ponendoci silenziosamente dietro di lui e battendo forte le mani per controllare la sua risposta.



Ci sono cani che possono essere più predisposti alla sordità per motivi genetici: alcune razze più di altre come i Dalmata. La perdita dell’udito nel cane può anche essere causata da diverse situazioni: tappi di cerume nel condotto uditivo, lesioni al timpano, gravi otiti interne, traumi o incidenti che hanno leso le vie nervose che connettono l’orecchio al cervello, vecchiaia, intossicazioni, ereditarietà famigliare.
E’ possibile riconoscere la sordità nel cane da alcuni segnali caratteristici, del tipo: si gira dalla parte sbagliata quando lo chiamate o non si gira affatto, scuote la testa troppo di frequente, non mostra nessuna risposta agli stimoli esterni (suono del campanello, abbaiare degli altri cani, ecc.), abbaia eccessivamente forte (non riuscendo infatti a sentire la propria voce tende istintivamente ad alzarne il volume), non si accorge che siete vicino a lui fino a quando non lo toccate o vi vede, quando gli si dà un comando a voce appare confuso o non mostra alcuna risposta. Può essere funzionale, cioè legato a degenerazione dei recettori presenti nell’orecchio interno o delle vie uditive oppure strutturale, legata cioè ad alterazioni della catena degli ossicini acustici.


Il sistema nervoso dell’animale anziano subisce numerose modificazioni: la diminuzione della popolazione neuronale porta ad una riduzione delle performance neuromuscolari, della vista, dell’udito, della risposta agli stimoli e della vivacità dell’animale. Inoltre si potranno avere affezioni degenerative, disturbi vascolari e tumori, nonché turbe del comportamento.

Anche se l’invecchiamento è un periodo delicato della vita del nostro amico, un animale anziano rimane comunque sempre il nostro migliore compagno di vita, che può darci ancora tanto affetto, anche se sulle sue spalle pesa il passare del tempo.

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