La presenza di un soffio cardiaco nel gatto è un segno clinico che va sempre approfondito mediante ulteriori indagini diagnostiche, quali l’ecocardiografia, la misurazione della pressione ed eventuali esami ematologici.
Non sempre l’auscultazione è semplice. Il gatto, più del cane, è spesso poco collaborativo.

Talvolta la sola contenzione del paziente sul tavolo di visita è complessa, l’auscultazione in questi casi può diventare quasi impossibile.

Il gatto va contenuto con decisione, ma evitando un’eccessiva compressione della cassa toracica.

Il torace nei gatti è comprimibile ed una forte compressione da parte del veterinario per poter contemporaneamente contenere ed auscultare il paziente può causare un soffio iatrogeno per ostruzione dinamica del tratto di efflusso destro.
Un altro problema è il gatto che fa le fusa.
In questi casi il problema non è il contenimento, ma come interrompere le fusa.

I metodi comunemente in uso per far smettere un gatto di fare le fusa sono fare un rumore, soffiare nelle orecchie, far scorrere l’acqua da un rubinetto, spruzzare uno spray.

Da uno studio pubblicato recentemente, apparentemente il metodo più efficace nella maggioranza dei gatti è far scorrere l’acqua da un rubinetto vicino, seguito dall’azionamento di un apparecchio per aerosol.

I soffi nel gatto spesso sono variabili con la frequenza cardiaca, in quanto associati ad una stenosi dinamica del tratto di efflusso destro o sinistro, che aumenta all’aumentare della frequenza cardiaca. Pertanto, è buona norma auscultare un gatto sia quando è tranquillo sul tavolo, sia dopo averlo stressato per provocare un aumento della frequenza cardiaca.

soffio cardiaco nel gatto

Bisogna infine ricordare che nella maggior parte dei casi, i soffi nel gatto sono parasternali. Pertanto, l’auscultazione a livello dei focolai di auscultazione classici che abbiamo come riferimento nel cane non permette la rilevazione del soffio che può essere molto localizzato immediatamente adiacente allo sterno.

Mentre nel cane il reperto di un soffio è quasi sempre associato ad una patologia cardiaca, nel gatto la presenza di un soffio non è sempre correlato alla presenza di una cardiopatia.

Esistono poi patologie non primariamente cardiache che possono determinare la comparsa di un soffio, tra cui l’ipertiroidismo e l’ipertensione sistemica.

Il meccanismo per cui può comparire un soffio in seguito ad ipertiroidismo è lo stato ipercinetico associato all’aumento della portata cardiaca e la riduzione delle resistenze periferiche.

L’ipertensione sistemica, invece, è frequentemente associata a stenosi dinamica del tratto di efflusso destro o sinistro. La vecchiaia può essere un fattore associato

alla comparsa di un soffio.

Il motivo non è chiaro, si pensa possa essere legato al “coricamento” del cuore all’interno della cassa toracica che determina una diversa angolazione dei grossi vasi

rispetto al cuore.

Infine lo stress della visita determina, nel gatto più che nel cane, un aumento dello stimolo catecolaminico che può portare alla comparsa di un soffio eiettivo non patologico.

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