Sedici cuccioli di cane pronti alla vendita stipati nel portabagagli di un’auto. Sono stati gli uomini del Nucleo Investigativo delle guardie zoofile di Fare Ambiente ad intercettare la vettura all’uscita del casello Valmontone dell‘autostrada A1 Roma-Napoli nella serata di ieri 13 dicembre. All’interno dell’automobile sono stati trovati 16 cani di varie razze rinchiusi nel baule dell’auto e ammassati all’interno di trasportini. 

Sequestro dei cuccioli di cane 

L’intervento degli uomini di Fare Ambiente, coordinati da Antonio Colonna, che erano sulle tracce dei due fermati da tempo e il supporto fornito dai Carabinieri della Stazione di Valmontone ed all’inviato di Striscia la Notizia Edoardo Stoppa (il servizio andrà in onda prossimamente) ha consentito il sequestro dei cuccioli di razza (maltesi, chihuahua, bulldog francesi e inglesi, barboncini e volpini) e del veicolo risultato noleggiato e la conseguente denuncia a piede libero di un uomo e una donna, di 32 e 36 anni, marito e moglie di origini napoletane e con precedenti penali specifici che ora dovranno rispondere dei gravi reati di maltrattamento di animali, traffico illecito di animali da compagnia, truffa ed altri reati.

Destinati ad una famiglia di Valmontone

I cagnolini che erano privi di microchip e documenti di provenienza ora sono sotto osservazione per scongiurare il rischio di decessi che spesso seguono in situazioni come questa. I cagnolini erano destinati ad una famiglia di Valmontone che ne voleva acquistare alcuni di razza e aveva trovato i recapiti dei due impostori su internet .

Un giro commerciale con molti soldi

“Il traffico ed il commercio illecito di cuccioli in Italia ha assunto, soprattutto nel periodo natalizio, ormai connotati criminali che stanno raggiungendo, in termini di organizzazione criminale ed economici, il traffico di droga – dicono i volontari di Fare Ambiente – , un giro di affari che ruota intorno ai 500 milioni di euro l’anno (il ricarico sul prezzo del cucciolo acquistato all’Est per 100 euro può essere fino a 15 volte superiore, che vuol dire che in Italia viene venduto fino a 1500 euro, ovviamente in nero) e del tutto sfuggente alle Autorità sia da un unto di vista fiscale che da un punto di vista dei controlli“.

Pene troppo blande

“A causa delle pene troppo blande, di veterinari compiacenti, dell’assenza di adeguato impegno degli organi sanitari ufficiali e dello scarso impiego di mezzi e forze dedicate ad hoc ovvero delle sempre più elusive tecniche di importare clandestinamente migliaia di piccole vite commerciate attraverso migliaia di annunci e pagine internet al di fuori di ogni controllo o in allevamenti abusivi e fatiscenti. Non solo – spiegano ancora da Fare Ambiente – si perpetra un imponente danno erariale allo Stato, ma vengono truffati migliaia di ignari acquirenti che dopo aver comprato un cucciolo, questo spesso muore (il tasso di mortalità è intorno al 40-50%) poiché malato o troppo piccolo di età e proprio perché introdotto illegalmente sul territorio nazionale e proveniente dalle famose fabbriche di cuccioli dell’Est Europa, in primis Ungheria e Slovacchia seguiti da Paesi come l’Ucraina e la Russia che da poco si sono affacciate brutalmente sul mercato selvaggio italiano dei cuccioli“. (da FrosinoneToday

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