BOLZANO. Alcuni cani, durante il pasto, manifestano tensione ed aggressività nei confronti di chi si avvicina a loro.Un vecchio luogo comune dice che il capo deve poter levare impunemente la ciotola al cane mentre mangia, ma se abbiamo a che fare con un cane che ci ringhia quando tentiamo di rubargli il cibo, non dobbiamo sentirci feriti nel nostro orgoglio di presunti “leaders” e non dobbiamo necessariamente sfidare il cane.La conquista di un ruolo credibile passa per altri sentieri: coerenza, pazienza, personalità, giustizia, attenzione, incorruttibilità e la capacità di cogliere e mandare messaggi correttamente, sono elementi di gran lunga più importanti ed efficaci del litigio o della rissa che siamo pronti a fare con il nostro cane in quel frangente. Sicuramente la dipendenza gerarchica ha il suo peso in questo tipo di dinamica, ma non tutto si riduce a rapporti di sottomissione e di dominanza. Ci sono cani che, senza avere particolari appetiti nei confronti della scalata sociale, evidenziano una marcata possessività nei confronti del cibo, che li rende disposti a mordere chi si avvicina troppo. In questo caso abbiamo un problema da risolvere ed è quindi il momento di usare la razionalità al posto della forza.Sicuramente uno scontro diretto che ci veda uscire vincenti, può determinare un controllo della propria reazione da parte del cane nei nostri confronti. Avremo però, in questo modo, altrettanto sicuramente confermato e rafforzato nel cane l’idea che chi si avvicina, mentre sta mangiando, può rappresentare un disturbo o un pericolo. Perciò, anche se il cane sarà disposto a cedere con chi gli ha dimostrato essere più forte di lui, avremo rafforzato, con questa esperienza, la sua tensione durante il pasto e quindi avremo determinato minor margine alla sua reazione nei confronti delle eventuali figure più deboli e dunque soprattutto nei confronti dei bambini.Ritengo che i cani affidabili siano quelli rilassati, consiglio perciò, ancor più se ci sono bambini in famiglia, un’esperienza di condizionamento positivo in sostituzione dello scontro diretto. Si tratta di modificare l’idea, la sensazione del cane, di trasformarla da negativa in positiva. Mentre il cane mangia, dobbiamo, in modo rilassato, avvicinarci a lui con una leccornia e, rispettando la distanza e quindi il confine oltre il quale comincia a manifestarsi la sua tensione, provare a lanciarla verso la sua ciotola. Giorno dopo giorno, con pazienza, si dovrebbe evidenziare la trasformazione del sentimento del cane che passerà da chiuso, teso ed aggressivo, a rilassato, fino a manifestare un’aspettativa positiva. Passo dopo passo dovremmo accorgerci che la nostra presenza, durante il suo pasto, verrà accolta con uno scodinzolio o comunque con un atteggiamento positivo che ci permetterà di avvicinarci e di interagire a contatto, senza problemi.Questo metodo non presenta controindicazioni o effetti collaterali, può essere perciò utilizzatoda tutti i componenti familiari.Naturalmente, raggiunto il corretto atteggiamento rilassato, la leccornia non deve diventare necessariamente una “tassa” ad ogni pasto; è sufficiente che si ripeta ogni tanto l’esperienza, per mantenere un’aspettativa positiva da parte del cane.

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