Martedì, 17 Novembre 2015 07:19

canicanilemusosbarreE’ in corso in Lazio la modifica della Legge regionale n. 34 del 1997 per la tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo.
La Giunta Zingaretti ha ritenuto necessario di proporre al Consiglio “un nuovo di testo di legge che consenta il riordino della materia e coordini quanto previsto dalle diverse norme vigenti e contemporaneamente recepisce i più recenti orientamenti verso una maggiore responsabilizzazione di istituzioni, enti e cittadini nei confronti degli animali d’affezione”.

Fra le innovazioni figura la SCIA: Segnalazione Certificata di Inizio Attività. L’avvio delle attività delle strutture veterinarie pubbliche e private è infatti subordinato alla presentazione anche per via telematica della SCIA di cui all’articolo 19 della legge 241/1990, attestante la sussistenza, tra l’altro dei requisiti minimi, generali e specifici, stabiliti da un regolamento di attuazione da emanarsi a 120 giorni dall’entrata in vigore della proposta di legge.
La SCIA, sottoscritta da tutti gli associati nel caso di studio veterinario associato consente l’avvio immediato dell’attività dalla data di presentazione della stessa. Il contenuto della SCIA viene demandato al regolamento di attuazione. Per le strutture veterinarie pubbliche o private cui hanno accesso gli animali la direzione sanitaria è affidata esclusivamente ad un medico veterinario la SCIA dovrà essere conforme a quanto previsto dall’Accordo Stato Regioni del 6 febbraio 2003.

Liberi professionisti e anagrafe– Ai fini dell’accreditamento i llpp presentano domanda alla direzione regionale competente in materia di sanità veterinaria, che provvede previo parere favorevole dell’Azienda Usl al rilascio dell’accreditamento. Il regolamentoattuativo della proposta di legge definirà i requisiti di accreditamento per essere autorizzati ad operare nell’intero territorio regionale utilizzando i dati della banca dati solo ai fini della corretta gestione dell’anagrafe. I liberi professionisti accreditati dalla Regione figurano in un elenco pubblico on line.

Obbligo di sterilizzazione– I cani dei canili sanitari, di entrambi i sessi, sono sottoposti a sterilizzazione obbligatoria dal servizio veterinario secondo moldalità da definire con il già citato regolamento attuativo. Il servizio veterinario provvede ad interventi di primo soccorso “atti alla stabilizzazione” di cani e gatti che vivono in libertà ritrovati feriti o gravemente malati. I Comuni sono tenuti alla compartecipazione della spesa.

Sanzioni– Non segnalare al servizio veterinario ufficiale i cani morsicatori o aggressivi può comportare una ammenda fino a 6mila euro; è considerato abusivo identificare i cani in assenza di abilitazione professionale e autorizzazione regionale: la multa va dai 500 ai 3mila euro. Fra le sanzioni anche un ammenda da 1.500 a 9mila euro per chi “al di fuori dei casi espressamente previsti, sopprime l’animale ed è aumentata sino al triplo se la soppressione viene procurata causando sofferenza all’animale.

Proposta di legge n. 285 del 14 settembre 2015 d’iniziativa della Giunta Regionale Norme per la tutela degli animali da compagnia o d’affezione. Prevenzione e controllo del randagismo

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