Sanremo. Questa volta al centro della polemica sono gli escrementi dei cani che costellano marciapiedi e piazze. Uno spettacolo indecoroso che caratterizza diverse zone della città, come segnalano i cartelli apposti un po’ ovunque da parte di residenti scocciati di trovare la mattina, talvolta proprio al fianco del portone di casa, un ricordino maleodorante lasciato dal concittadino che ha dimenticato cosa sia il senso civico.

Le proteste corrono soprattutto nelle aree periferiche di Sanremo e nel centro storico, dove di recente in vicolo “Olivone” è comparso un cartello che ricorda a tutti che il luogo “non è deposito mxxxa di cani” e che dunque occorre “regolarsi di conseguenza”.  L’avviso è stato affisso proprio a uno di quegli estintori di colore rosso accesso che nei cartoni animati vediamo spesso attrarre gli amici a quattro zampe come sito privilegiato per i loro bisogni. Casualità o gesto volontario? La risposta non è importante, quel che interessa è il contenuto dell’avviso, tra l’altro solo uno dei tanti che troviamo disseminati in più punti della città, allo stesso modo delle deiezioni canine abbandonate che lamentano (vedi alcune foto in allegato).

Ma a riguardo, cosa dice il regolamento comunale? I commi 1 e 2 dell’articolo 24 del Regolamento per la tutela e il benessere degli animali (Tavola IV, “Obbligo di raccolta degli escrementi”), sanciscono che “i proprietari o detentori a qualsiasi titolo degli animali, fatta eccezione per i conduttori di cane-guida, hanno l’obbligo di raccogliere gli escrementi prodotti dagli stessi sul suolo pubblico,in modo da mantenere e preservare lo stato di igiene e decoro del luogo”. “L’obbligo [… ]sussiste per qualsiasi area pubblica o di uso pubblico (via, piazza, giardino o altro) dell’intero territorio comunale”.

Come previsto dal Regolamento di polizia urbana, l’inosservanza del citato articolo comporta l’applicazione di una sanzione. In particolare, nel comma 4 dell’articolo 23 del Regolamento (“Rapporto degli animali domestici con gli spazi pubblici”), si legge scritto che “a garanzia dell’igiene e a tutela del decoro, è fatto obbligo ai proprietari di cani e a chiunque li accompagni, quando siano condotti in spazi pubblici, di essere muniti al seguito di idonea attrezzatura per la raccolta delle deiezioni e di provvedere alla immediata e completa pulizia dei siti. I conduttori dovranno inoltre evitare che i cani orinino contro porte, entrate di negozi o simili”.

La violazione di tali precetti comporta una multa con importo compreso fa i 50 e i 200 euro, ma pare che tale norma non venga applicata. “Non ho mai sentito parlare di padroni incivili colpiti da sanzioni perché rei di avere abbandonato i bisogni del proprio cane per la strada”, dice una residente del centro storico di Sanremo. “Io credo che i controlli non ci siano – aggiunge un vicino –. E intanto qui ci ritroviamo deiezioni ad ogni angolo, per non parlare dell’odore di urina che con il caldo di questi giorni è ancora più forte. Il senso civico, il rispetto per la propria comunità sono tra le altre cose che a Sanremo non ci sono più”.

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