Gruppo cinque – Tipo Spitz, primitivi

Il nome Samoiedo deriva dall’antica tribù mongola che allevò questa razza. Viste lo stato di isolamento e ostilità del territorio, è praticamente impossibile pensare a una selezione di questa razza tramite incroci fra altri cani. Quella del Samoiedo è, infatti, una razza “naturale”, selezionata dalla natura da un ceppo ben definito e adattatasi a un determinato ambiente.
Tuttavia non tutti i cani di questa razza erano bianchi, presentavano anche color nero e “biscotto”.
Solo nel 1800, in seguito alle esplorazioni della Siberia, si venne a contatto con questi cani che furono in seguito introdotti in Inghilterra. Particolare merito va ai coniugi Kilburne-Scott, che svolsero un intenso lavoro di ricerca e selezione del Samoiedo moderno.
Nel 1905 un Samoiedo nero di nome Pedro, vince il primo premio in un’esposizione. Nel 1909 è infine redatto il primo standard ufficiale.
Ad oggi la notorietà del Samoiedo è via via cresciuta, fino a diventare una razza molto apprezzata e stimata.

Aspetto

L’aspetto generale è tipico dello Spitz, di taglia media, da un’impressione di eleganza e fascino, unito a potenza e agilità. Il corpo è leggermente più lungo dell’altezza (5%). Il torace è ampio e profondo e ben fornito di muscoli. Gli arti sono ben posizionati, con ossatura e muscolatura potente. Visti frontalmente risultano perfettamente dritti e paralleli. La coda è tipica del tipo Spitz, ben fornita di pelo. Il cranio è mediamente largo con stop ben visibile. Il muso è profondo e lungo come il cranio. Gli occhi sono leggermente e obliqui con forma a mandorla, di colore marrone scuro. Le orecchie sono piccole e spesse, ben ricoperte di pelo.
Il pelo è nordico, abbondante e spesso, molto fitto. I colori ammessi sono: bianco, crema o bianco con macchie biscotto.
La taglia si aggira attorno ai 57 cm per i maschi, e 53 cm per le femmine.

Carattere e attitudini del Samoiedo

È un cane sempre dolce, gentile e molto legato ai proprietari. Con gli estranei è difficilmente diffidente e spesso festante. Apprezza particolarmente i bambini, con i quali si trasforma in un compagno di giochi paziente e al tempo stesso istruttivo.
Nonostante le sue origini di cane da caccia e da slitta, difficilmente convincerete un Samoiedo a cimentarsi in qualsivoglia attività sportiva. O meglio, potrete farlo tutte le volte che volete, ma quando arriverà il momento importante, il cane si siederà bel comodo e tranquillo, guardandovi con il tipico sorriso che tradotto è: «Io ho finito, siamo stati una favola. Ma continua tu». Con conseguente enorme frustrazione del proprietario.
Spesso e volentieri vi troverete a fare sessioni di “lavoro”, di fronte ad un Peluche sorridente, seduto e che risponde ai vostri comandi con un’immobilità assoluta. Il pensiero sarà solo uno: mah! Poi vi girerete, e in quel mentre il cane svolgerà alla perfezione tutto ciò che gli avete detto. Rigirandovi ritroverete lo stesso peluche, apparentemente immobile.
Tuttavia non dobbiamo pensare che si tratti di cani testardi, semplicemente hanno bisogno di un forte accreditamento nei confronti del proprietario.
Tendono ad andare d’accordo con gli altri cani, purché rispettino i loro spazi. Stesso discorso per gli altri animali, non avendo quasi per niente un istinto venatorio.

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