Toscana, 9 dicembre 2017 – I NOSTRI amici cani ci aiutano anche nei salvataggio in mare, nei corsi d’acqua e nei laghi. Forse non tutti conoscono l’attività della Scuola Italiana Cani Salvataggio. Ve la facciamo conoscere: ne parliamo con Salvo Gennaro, presidente della sede fiorentina.

Quando è nata e come opera la scuola italiana cani salvataggio?

La Scuola Italiana Cani Salvataggio è nata 30 anni fa; è la più grande organizzazione europea dedita alla formazione di cani da salvataggio nautico e dei loro conduttori. E’un’attività di volontariato di Protezione Civile, che può essere svolta da chiunque possieda un cane dalle caratteristiche adatte e voglia dedicare un po’ del suo tempo ad aiutare il prossimo, condividendo con il proprio compagno a 4 zampe la passione per il mare e la gioia di sentirsi utili al prossimo. Le Unità Cinofile Operative della Scuola Italiana Cani Salvataggio vengono addestrate a operare su qualsiasi mezzo di soccorso: elicotteri, motovedette, gommoni e anche acquascooter, con i quali effettuano pattugliamenti oppure raggiungono velocemente il luogo di intervento. In questo modo le unità cinofile possono essere imbarcate su ogni tipo di mezzo appartenente ai vari corpi impegnati nella salvaguardia della vita umana in mare, in primis la Guardia Costiera, Marina Militare, Aeronautica Militare, Guardia di Finanza, Carabinieri-Forestale, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, con i quali collaborano in numerosi programmi di sicurezza balneare unitamente a Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, Società di Salvamento, Lega Navale, Pubbliche Assistenze, eccetera. Oltre all’attività di salvaguardia della vita umana in acqua, svolta durante la stagione balneare, e alle attività di Protezione Civile, le Unità Cinofile Scuola Italiana Cani Salvataggio sono impegnate anche a terra, in numerosi progetti a carattere sociale. La S.I.C.S. si occupa della sensibilizzazione nelle scuole sui temi della sicurezza in mare, dell’educazione ambientale, dell’avvicinamento agli animali, allo sport, alla natura, nonché della promozione della figura del cane all’interno della società umana per arrivare, addirittura, alla Pet Therapy, nel campo della riabilitazione psichica e motoria, per persone portatrici di handicap, anziani, bambini e in tutti quei casi in cui è necessario assicurare benessere e miglioramento della qualità della vita. La Scuola Italiana Cani Salvataggio opera in tutte le regioni italiane con più di 350 cani.

Per la Toscana quale è la sezione di riferimento?

E’ la “SCS Scuola Cani Salvataggio Firenze – Onlus” (che ha appena compiuto un anno), www.canisalvataggio.net, associazione iscritta al registro generale delle organizzazioni di volontariato e della Protezione Civile di Firenze , il cui obiettivo principale è la salvaguardia della vita umana in acque marine, lacustri e bianche con unità cinofile, i conduttori e i loro cani da salvataggio. Sulle spiagge dove sono presenti, i cani diventano presto i beniamini di adulti e bambini, ma la giornata lavorativa tra gli ombrelloni richiede molteplici capacità sia per il cane che per il conduttore: relazione con il pubblico, prevenzione, educazione ai temi della sicurezza, dell’ambiente, della natura, e soprattutto la vigilanza su ampi tratti di litorale. Cani e conduttori operano in mezzo alla gente e attraverso il contatto continuo riescono ad informare l’intera spiaggia circa possibili pericoli o consigliare adulti e bambini sul modo più sicuro per vivere il mare.

Quali cani vengono utilizzati per i salvataggi e come vengono preparati per questo ‘lavoro?

Vengono utilizzati principalmente il terranova, il labrador e il golden retriver, cani con caratteristiche molto particolari, sia per le capacità natatorie, sia per la loro estrema attitudine al lavoro in acqua. La preparazione viene svolta nei 12 centri di addestramento della Scuola Italiana Cani Salvataggio presenti in Toscana nelle sedi operative di Firenze, Forte dei Marmi (Lucca), (Calambrone (Pisa), Livorno e Marinella di Sarzana (Spezia). La filosofia addestrativa della Scuola si basa esclusivamente su metodi gentili.

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