fidiprofIl via libera della Camera al disegno di legge delega rilancia i consorzi di garanzia dei professionisti che diventano strategici per veicolare i fondi strutturali europei.
Lo rende noto Confprofessioni, artefice della norma del 2012, che -per la prima volta- autorizzò i liberi professionisti ad organizzarsi in confidi, forme mutualistiche di accesso al credito che non richiedono, ai professionisti richiedenti, di presentare garanzie individuale per ottenere i finanziamenti.

Ora la facilitazione all’accesso al credito fa un ulteriore passo avanti, con la legge delega di riforma dei confidi, approvata in via definitiva dalla Camera dei Deputati. Spiega il Presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella: “Con il varo della legge delega sulla riforma dei confidi si apre una nuova stagione di crescita per i liberi professionisti, che potranno investire con il supporto dei confidi per sviluppare la loro attività su un mercato dei servizi sempre più competitivo. Il provvedimento approvato ieri alla Camera, accogliendo le nostre osservazioni, punta infatti a rafforzare il sistema dei consorzi di garanzia fidi a vantaggio delle Pmi e dei professionisti, migliorandone le condizioni di accesso al credito».

Confidi e Fondi strutturali Europei- Il disegno di legge delega per la riforma del sistema dei confidi «favorirà senza dubbio il rilancio dei consorzi di garanzia fidi promossi da Confprofessioni dedicati ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi»- aggiunge Stella, rimarcando che con questo provvedimento il Governo si avvia a disegnare “un nuovo ruolo strategico dei confidi delle professioni, soprattutto alla luce del riconoscimento dell’accesso dei professionisti ai fondi strutturali europei, introdotto dalla legge di Stabilità 2016”.
I Confidi nel loro ruolo di intermediari finanziari, potranno infatti veicolare i fondi della Banca europea degli investimenti e del Fondo europeo degli investimenti, per contro-garantire una parte del rischio di credito e favorire quindi migliori condizioni di finanziamento al sistema professionale”.

Sinergia con le Casse di previdenza– In questo ambito- conclude Stella- anche  le Casse di previdenza private “possono svolgere un ruolo fondamentale a sostegno dell’attività economica e sociale dei liberi professionisti, intervenendo direttamente nel capitale dei confidi oppure alimentando i fondi rischi dei consorzi al fine di erogare garanzie a favore di istituti bancari e facilitare ulteriormente l’accesso al credito da parte dei professionisti”. Si tratta di una sinergia che in ambito professionale veterinario si è già realizzata nel 2014, quando Enpav fu il  primo soggetto collettivo a partecipare ai Fidiprof.

Delega al Governo per la riforma del sistema dei confidi

Unire i fondi strutturali europei al sistema dei confidi

I Confidi di Confprofessioni ( Fidiprof Nord e Fidiprof Centro Sud)

Da Enpav primo stanziamento per i Fidiprof Nord e Sud

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