sistriIl doppio binario prosegue per l’intero 2017. La tracciabilità dei rifiuti continuerà a dividersi fra informatizzazione e vecchi cartacei. Regole SiSTRI invariate nel 2017. Tutto rinviato dal cosiddetto Milleproroghe. Nel 2017 si continuerà ad applicare le regole del 2016. Prorogato anche il dimezzamento delle sanzioni per non iscrizione o mancato pagamento del contributo. Slitta a fine anno anche il termine ultimo per il subentro del nuovo concessionario.

Il  Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti (SISTRI) nato con buoni propositi di semplificazione e trasparenza del processo di gestione e tracciabilità dei rifiuti ma mai decollato tra rinvii, stop e modifiche alla normativa. In teoria quest’anno il SISTRI avrebbe dovuto entrare definitivamente in vigore, con la fine del doppio regime – che prevede sia i nuovi obblighi informatici di tracciamento che i vecchi cartacei di tenuta dei formulari di identificazione dei rifiuti (FIR) per il trasporto, dei registri di carico/scarico e del MUD .

Un anno fa veniva rimandata al 2017 anche l’applicazione delle sanzioni relative al SISTRI (eccettuate quelle per la mancata iscrizione o il mancato versamento del contributo annuale, operative già dal 1° aprile 2015 (art. 9 del decreto Milleproroghe 2015). Nel periodo transitorio sono rimaste in vigore anche le sanzioni previste per il mancato rispetto degli articoli 188, 189, 190 e 193 del TUA (D.Lgs. n. 152/2006).

Fermo anche il Tavolo tecnico di monitoraggio e concertazione SISTRI che, a quanto si legge nella lettera inviata dalle principali sigle dell’imprenditoria italiana al Ministero dell’Ambiente, non viene ormai convocato da mesi, proprio ora che sarebbe necessario unire le forse per definire il superamento del SISTRI attuale, verso un sistema più efficiente, nonché gli adempimenti amministrativi a carico degli operatori. È quanto si chiede nella lettera, unitamente ad una adeguata sperimentazione e ad un rinvio tempestivo dell’applicazione delle sanzioni per la piena operatività dell’attuale SISTRI. (fonte)

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Decreto Legge n. 244 del 30 dicembre 2016
Proroga e definizione di termini.
Art. 12 – Proroga di termini in materia di ambiente

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