Mercoledì, 02 Dicembre 2015 13:16

palazzo lombardiaApprovata in Commissione Sanità la prima parte della riforma sociosanitaria della Lombardia. Recepite le osservazioni del Ministero della Salute. Cinque anni di sperimentazione. ,

Nel progetto di legge approvato il 1 dicembre in III Commissione – riferisce una nota dal Consiglio regionale – viene precisato il carattere sperimentale dell’articolazione in Agenzie di tutela della salute (le Ats, che sostituiscono le attuali Asl) e Aziende socio-sanitarie territoriali (Asst, che prendono il posto delle Aziende ospedaliere) del servizio sanitario e sociosanitario regionale, prevedendo la valutazione dei risultati conseguiti, in collaborazione con il ministero della Salute, al termine di un periodo di 5 anni e una prima verifica intermedia dopo 3 anni.

Vengono inoltre meglio precisate le competenze statali in materia di farmaci e la durata del rapporto di lavoro dei direttori generali e dei direttori sanitari, amministrativi e sociosanitari. Con riferimento alle maggiorazioni tariffarie a favore degli Irccs (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico), è stata eliminata la previsione di un’eccezione per le prestazioni rese in regime di mobilità sanitaria attiva; è stata infine eliminata anche la disposizione in base alla quale le somme riscosse a seguito  dell’irrogazione di sanzioni possono essere destinate all’abbattimento
delle quote di compartecipazione dei cittadini.

La veterinaria nella seconda parte della riforma- Il Ministero della Salute aveva inoltrato una nota di osservazioni alla Regione il 9 ottobre scorso. Voto contrario è stato espresso dal Movimento 5 Stelle, mentre gli esponenti del Partito democratico non hanno partecipato al voto ritenendo ingiustificata la procedura d’urgenza adottata dal presidente della Commissione e relatore del provvedimento, Fabio Rizzi (Lega Nord).
“Questo testo – ha replicato Rizzi – è già stato pienamente condiviso col ministero che non ha eccepito alcun rilievo alle modifiche contenute nel progetto di legge. Pertanto non è opportuno modificarlo ulteriormente, vanificando così il lavoro svolto. Eventuali, ulteriori modifiche e integrazioni saranno fatte in occasione dell’approvazione della seconda parte della riforma inerente argomenti sanitari di carattere tecnico e specialistico, alla quale sta lavorando un apposito gruppo di lavoro e che affronta temi come la salute mentale, il ruolo delle farmacie, i rapporti con le università, le malattie rare, la veterinaria e i servizi necrofori”.
“Nessuna accelerazione sospetta – ha sottolineato il vice presidente della Commissione, Angelo Capelli (Ncd) – ma solo la volontà e la necessità di recepire subito le osservazioni ministeriali affinché dal 1 gennaio del prossimo anno la riforma possa entrare in vigore in modo pienamente conforme alle prescrizioni di legge vigenti”.

Il progetto di legge sarà sottoposto all’esame del Consiglio regionale nella seduta del 10 dicembre. (AdnKronos Salute)
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PDL N. 272- “Ulteriori modifiche al titolo I della legge regionale 30 dicembre 2009 n. 33 (testo unico delle leggi regionali in materia di sanita’) e modifiche alla legge regionale 11 agosto 2015 n. 23 (evoluzione del sistema sociosanitario lombardo: modifiche al titolo I e al titolo II della legge regionale 30 dicembre 2009 n. 33 (testo unico delle leggi regionali in materia di sanita’)- link banca dati del Consiglio Regionale

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