Giovedì, 17 Dicembre 2015 16:12

vaccination cattle Il Sottosegretario con delega alla Veterinaria ha risposto all’On Anzaldi sulla tracciabilità della filiera dei medicinali veterinari e sulla la sperimentazione della ricetta elettronica.

A completamento della tracciabilità e “senza oneri aggiuntivi”, il Ministero della Salute ha avviato un progetto di sperimentazione della ricetta informatizzata, con la collaborazione dell’istituto Zooprofilattico Sperimentale di Abruzzo e Molise.  L’adesione alla sperimentazione “è volontaria e sperimentale, in quanto attualmente manca la base normativa per rendere obbligatoria la trasmissione informatizzata dei dati e la modalità di prescrizione elettronica”. La precisazione è del Sottosegretario Vito De Filippo che ha risposto in Commissione Affari Sociali ad una interrogazione dell’On Michele Anzaldi, sottoscritta anche dal parlamentare veterinario  Paolo Cova.

Le Regioni che stanno sperimentando la ricetta elettronica sono l’Abruzzo e la Lombardia;” anche altre Regioni hanno manifestato vivo interesse”- ha aggiunto De Filippo, chiarendo che il progetto riguarda, ad oggi, gli animali produttori di alimenti “e non il campo degli animali da compagnia”. Dopo la fase sperimentale, “sarà proposta una modifica della normativa, che preveda la ricetta informatizzata come modalità di prescrizione veterinaria del medicinale veterinario e l’obbligo della registrazione, da parte dei soggetti interessati, delle informazioni di competenza nella Banca dati centrale, per il monitoraggio continuo dei medicinali in argomento, come attualmente avviene per il medicinale in campo umano”.

Il progetto- ha spiegato De Filippo “è interoperabile con la Banca dati centrale dei medicinali veterinari e con l’Anagrafe Zootecnica: pertanto, già in questa fase sperimentale consente di rilevare i dati relativi al consumo di medicinali negli allevamenti che stanno partecipando alla sperimentazione”. Si potrà in questo modo ” incrociare i dati di vendita e i dati di prescrizione dei medicinali veterinari, migliorando l’efficacia delle attività di farmacosorveglianza. Consentiranno, inoltre, di avere un quadro molto più preciso del consumo di antibiotici che, con particolare riguardo agli allevamenti di animali produttori di alimenti, rappresenta uno strumento essenziale per il contrasto al fenomeno dell’antibioticoresistenza”.

La ricetta elettronica- ha aggiunto il Sottosegretario-  semplifica gli adempimenti, in quanto, attraverso il sistema informatizzato, i dati della ricetta alimentano i registri previsti dalla normativa sulla scorta propria del veterinario e di allevamento, evitando la doppia scrittura delle informazioni (registrazione – articoli 80, 81, 82, 84 del decreto legislativo n. 193/2006). L’introduzione della ricetta elettronica cambia la modalità di supporto, ma resta invariata la prescrizione a carico del veterinario, migliorando la farmacosorveglianza, in quanto rende possibile il monitoraggio delle prescrizioni in tempo reale da parte delle Autorità di controllo”.

Con la sperimentazione, il Ministero della Salute “ha messo a disposizione degli operatori del settore un servizio che non prevede l’acquisto di software da parte dei privati, ma che semplifica gli obblighi legati alle registrazioni, sia per i veterinari che per gli allevatori. La sperimentazione della ricetta elettronica è diventata operativa nel mese di settembre 2015 ed è frutto di un lavoro condiviso con gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di Abruzzo e Molise e di Lombardia ed Emilia-Romagna, le Regioni Abruzzo e Lombardia, le Associazioni di categoria, i veterinari libero-professionisti, gli esperti di mangimifici, grossisti e farmacisti delle Regioni coinvolte: ad oggi, non sono emerse particolari criticità”.

La prescrizione elettronica per singolo animale “non ha finora presentato alcuna problematica, né per i proprietari, per i quali comunque non era e non è previsto un rimborso da parte dello Stato del costo d’acquisto del farmaco, né per i medici veterinari libero-professionisti, sui quali non grava alcun costo aggiuntivo, avendo a disposizione, gratuitamente, un sistema volto alla semplificazione delle procedure e che consentirà la tracciabilità delle prescrizioni, finalità perseguita dal progetto sperimentale”.

Quanto alla proposta degli interroganti «di seguire il farmaco usando la tracciabilità dei farmaci già prevista tra casa farmaceutica e grossista e farmacia,» , il rappresentante del Governo ha risposto che “è già attuale dal giugno 2013″ e che sul portale del Ministero della salute” sono disponibili tutte le informazioni per accedere e registrarsi al sistema «Tracciabilità», che consente il monitoraggio delle confezioni dei medicinali veterinari, ma, ad oggi, l’adesione è volontaria perché il decreto legislativo n. 193/2006 non prevede l’obbligo della trasmissione dei dati nella banca dati informatizzata”.

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