paraocchi cavalliProprietà e cura responsabile degli equidi non sono ancora un requisito minimo ovvio. Plauso, con suggerimenti, da FVE e FEEVA.

Sono ancora molte le criticità relative alla salute e al benessere degli equidi europei e “troppo spesso queste vengono trascurate”. Con questo presupposto l’eurodeputata Julie Girling (UK) ha riferito in Commissione AGRI una proposta di risoluzione di cui auspica l’adozione da parte del Parlamento Europeo. Il documento- in corso di elaborazione in AGRI in questo mese- punta ad accrescere consapevolezza e incentivi in favore di un comparto che attende di “liberare appieno il potenziale economico del settore equestre dell’Unione europea”. Per l’eurodeputata Girling, le criticità  sono “dovute esclusivamente all’ignoranza”, un monito che fa il paio con lo slogan “removing the blinkers” di World Horse Welfare”.

Buone pratiche per il trasporto degli equidi. La relatrice Girlin si richiama alle Practical Guidelines on the Watering of Equine Animals Transported by Road (Orientamenti pratici per
la somministrazione di acqua agli equini trasportati su gomma) del 2014 e alle più recenti linee guida sull’idoneità degli equidi al trasporto. La Commissione dovrebbe
sostenere attivamente lo sviluppo di tali guide per le buone pratiche, non solo per contribuire ai livelli di conformità e garantire l’applicazione coerente delle norme, ma fondamentalmente
per assicurare che gli animali siano trattati adeguatamente nel corso degli spostamenti di breve e lungo raggio.

“Cinque modi per avere un cavallo felice e sano”- Il documento dell’europarlamentare britannica riprende gli orientamenti di World Horse Welfare, adattabili alle esigenze di tutti i tipi di equidi.T Tradotti e divulgati, i five ways elaborati nel 2014, potrebbero essere promossi dalla Commissione europea per migliorare le conoscenze dei proprietari di equidi così come degli addestratori, e
salvaguarderebbero non solo la salute e il benessere dei singoli animali, ma anche il loro valore economico di lungo termine e i loro risultati.

Requisiti al macello– Nel documento si osserva che i requisiti di custodia degli equidi sono piuttosto diversi da quelli di molte altre specie e che tali difformità sono ancor più evidenti durante la macellazione. La Commissione dovrebbe fornire orientamenti ai macelli autorizzati nell’ accettare equidi. A sua volta, l’Ufficio alimentare e veterinario potrebbe aumentare il numero di ispezioni in tali strutture.

Indici di benessere degli equidi – La relazione chiede alla Commissione di istituire nuovi centri di riferimento per il benessere animale e di sviluppare indici di benessere degli animali
convalidati per gli equidi. Questi ultimi potrebbero essere utilizzati per incoraggiare e premiare per quanto possibile gli allevatori, e la Commissione dovrebbe impegnarsi a studiare
tali possibilità attraverso un nuovo progetto pilota.

Latte d’asina- Nel testo- Girling si legge infine  che gli Stati membri dovrebbero aumentare il numero di ispezioni sulle aziende produttrici di latte d’asina, sostituendosi alle associazioni professionali di allevatori di asini, le quali spesso non sono dotate di standard sul controllo della qualità. La Commissione potrebbe avere un ruolo nel divulgare gli orientamenti sulla produzione di latte d’asina proposti da istituti specializzati e ONG.

La relazione è stata accolta “molto favorevolemente” da FVE e FEEVA che valutano l’iniziativa dell’eurodeputata Julie Girling (Regno Unito) come “un’ottima iniziativa”. Tuttavia le due Federazioni avanzano proposte migliorative:
– riconoscere la longevità, i costi e le responsabilità di proprietà cavallo
– riconoscere la necessità di assistenza sanitaria equina
– riconoscere che le malattie infettive possono dare notevoli preoccupazioni per la salute e il benessere
– riconoscere la mancanza di medicinali veterinari per equini
– che nei Paesi Terzi sia garantito il benessere degli animali destinati alla macellazione per il consumo umano

I numeri del settore– Secondo la Fédération Equestre Internationale, il settore equestre vale oltre 100 miliardi di euro all’anno. La popolazione stimata di equidi nell’Unione, pari a 7 milioni di esemplari, fruisce di almeno 2,6 milioni di ettari di terra1 e sono almeno 900 mila i posti di lavoro che dipendono in forma esclusiva dal settore degli sport equestri in tutta l’UE..

Il mercato degli sport equestri e delle attività ricreative europeo è il più ampio del mondo: il 21 % dei purosangue di tutto il mondo sono nati nei 28 Stati membri dell’UE; nel 2013 il 93 % di tutte le gare di salto a ostacoli si sono tenute nell’Unione, come pure 21 mila delle corse in piano dello stesso anno e 43 mila competizioni di trotto. Inoltre, la maggior parte degli eventi FEI del 2014 (salto a ostacoli, dressage, completi e paradressage) si sono tenuti nell’UE.

FVE and FEEVA comments on AGRI draft report on Responsible ownership and care of Equidae

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