REGGIO EMILIA. Stanca degli escrementi di cane lasciati dagli inquilini davanti alla porta d’ingresso del condominio, li ha raccolti uno a uno, li ha “custoditi” e un bel giorno ha deposto il mucchio di feci dentro il loro appartamento. Gli inquilini, indignati per il gesto scoperto al loro rientro, hanno chiamato la polizia, che ha scoperto così un preoccupante stato di degrado e di sporcizia dell’appartamento.È accaduto in una palazzina di via Fratelli Rosselli (zona via Inghilterra, nel quartiere di Regina Pacis) e l’episodio si inquadra all’interno di una battaglia protrattasi nel tempo – è infatti in corso una procedura di sfratto – tra la proprietaria di un appartamento situato al pianoterra e i suoi inquilini. Domenica alle 19.30 gli affittuari – una famiglia composta da una coppia di conviventi, una bambina di 5 anni e due cani – nel rincasare, hanno trovato un cumulo di deiezioni che qualcuno aveva deposto con cura sul pavimento in bella vista.I residenti, stupiti dal “regalo”, hanno quindi chiamato il 113, indicando nella padrona di casa la probabile, a loro dire, responsabile di quel gesto. I poliziotti intervenuti sul posto, dopo aver raccolto la testimonianza della famiglia, si sono recati al piano superiore dove risiede la proprietaria, una reggiana 70enne. Quest’ultima ha spiegato di aver chiamato più di una volta le forze dell’ordine per lamentarsi del comportamento noncurante e dei problemi che le causavano gli affittuari, che sta cercando difatti di sfrattare.Tra i fastidi causati dalla famiglia, c’erano gli escrementi dei cani, lasciati ogni giorno nel giardinetto condominiale proprio davanti all’ingresso della palazzina: escrementi che lei, per decenza e anche a seguito delle rimostranze degli altri condomini, aveva sempre raccolto al posto loro. Finché, esasperata, ha deciso di lasciarli nell’appartamento dei maleducati, come atto dimostrativo e a mo’ di “lezione” per la loro scarsa attenzione alle regole di civile convivenza.La pensionata ha spiegato di essere entrata nel locale con le chiavi, delle quali ha disponibilità poiché, quando i rapporti non erano ancora deteriorati, gli stessi le avevano affidato il compito in loro assenza di dar da mangiare ai cani; perciò lei ha libero accesso all’appartamento.Al di là della “vendetta” della proprietaria, l’accaduto potrebbe avere conseguenze ben più gravi per la famiglia, visto che sono state accertate condizioni igienico-sanitarie al limite: gli agenti hanno constatato l’evidente stato di degrado e di incuria dell’appartamento, dove è statatrovata sporcizia disseminata ovunque e suppellettili in disordine. E poiché è presente una minore (la bimba di 5 anni) e l’Ausl non è competente per gli spazi privati, la polizia provvederà a segnalare il caso agli assistenti sociali.

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