Vi ricordate di Lillo? 

Ne avevamo parlato qualche mese fa, raccontando una triste storia di burocrazia che ha rischiato di allontanarlo per sempre dalla sua famiglia. Ora che con il nostro intervento la pratica è stata risolta e Lillo e la sua famiglia non potranno più essere separati, Daniela ci scrive per ringraziarci e noi siamo felici di pubblicare alcuni passaggi della sua lettera.

“Pochi mesi fa, il mio compagno è morto improvvisamente durante il sonno, e da quel momento oltre al dolore è stato un calvario per me e i nostri animali, sia per lo sfratto (perché non eravamo sposati), per le spese e bollette e per altro. Ci sono voluti 5 mesi per poter intestare il nostro cane a me, il quale alla morte del mio compagno, in teoria non apparteneva più a nessuno e per legge sarebbe diventato proprietà del Sindaco.
Ho combattuto tutta la vita sulle strade come volontaria per gatti e cani, e trovo assurdo che se una persona perde il compagno invece di intestare automaticamente il cane alla compagna, si creino ostacoli burocratici quando bisognerebbe essere contenti che la bestiola rimanga con chi lo ama, e non si aggiunga all’infinito numero di randagi o abbandonati.
Trovo vergognoso che per mesi, abbia vissuto col terrore che se fosse scappato non avrei avuto nessun diritto di riaverlo, e inconcepibile che se un animale ha vissuto sempre con due persone, rischi di essere ceduto ad un familiare estraneo del defunto, piuttosto che con la compagna, creando strazianti sofferenze sia alla compagna che al cane.
Ritengo, che su questo punto ci siano delle grosse lacune legislative, che debbano essere riviste, magari creando un libretto intestato a due persone anziché ad una sola, per tutelare gli animali sia in caso di decesso dell’intestatario, ma anche in caso di separazione.
Ora con l’intervento della LAV io e i miei pelosi siamo tutti insieme, ho lottato per mantenere unita la nostra famiglia (perché gli animali sono parte della famiglia!), sto lottando per una casa e un lavoro, ma intanto so che lui è felice a sapere che siamo tutti insieme, come avrebbe voluto.
Grazie LAV”

Quella di Lillo e Daniela è una storia a lieto fine, ma come assicurare che gli animali che fanno parte delle nostre famiglie non vengano considerati semplici “oggetti”?

Un primo importante passo è la nostra proposta di Legge per la modifica del Codice Civile (che ancora considera gli animali come “beni mobili”) che abbiamo fatto già ripresentare al nuovo Parlamento e che ci auguriamo venga discussa e approvata al più presto.

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