I cani drammatizzano sempre. Se il padrone esce, improvvisano uno sguardo implorante come se fossero sul punto di essere abbandonati in autostrada nel cuore della notte. Se invece l’umano mangia qualcosa, per il cane è come se non avesse mangiato nulla negli ultimi 8 o 9 mesi.

Robert Brown, disegnatore di Los Angeles, è riuscito a sintetizzare magnificamente la differenza tra il mondo percepito dagli umani e la realtà vissuta dai cani. Ciò che per un proprietario è un semplice ritorno a casa dopo una mezz’ora di passeggiata, per il cane è il ritorno di Ulisse dopo vent’anni di assenza.

  • Robert Brown

    “Hey amico”, dice il padrone nella prima vignetta dopo essere tornato a casa. Ma per il cane si tratta di un eroe in carne e ossa da festeggiare con tutti gli onori dovuti a un condottiero che gli ha salvato la vita. “Sono tornato da te, amore mio!”.

  • Robert Brown

    Questa vignetta non ha bisogno di molte spiegazioni. Per un umano la Terra è il pianeta sul quale viviamo. Per un cane… è una gigantesca toilette.

  • Robert Brown

    Chi ha un cane lo capirà a volo. Una cacca è una cacca? Per i nostri amici a quattro zampe si tratta a volte di una pietanza prelibata.

  • Robert Brown

    Il temporale atterrisce molti cani. Spesso quando arriva il primo tuono si nascondono sotto il letto, impauriti. Ma nella loro mente non si tratta di un fenomeno atmosferico bensì, come disegna Robert Brown nella seconda vignetta, di un’orda di barbari armati di aspirapolvere pronti a uccidere.

  • Robert Brown

    Il magico potere del cibo. I proprietari di cani sanno benissimo cosa significa un boccone di qualsiasi alimento. Ma per i cani non è soltanto cibo, è una droga.

  • Robert Brown

    Il bagnetto è una tortura. Punto.

  • Robert Brown

    L’espressione del nostro cucciolo quando usciamo di casa è un miscuglio di tristezza, implorazione, orrore. “Torno tra mezz’ora tesoro!” diventa “Ti lascio per sempre, goditi la tua eternità fatta di solitudine”.

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