Continua a far discutere il caso del canile Alba Dog di Pomezia che da circa un mese è finito al centro di un vespaio di polemiche. 

La vicenda, ricorderete, era finita sui giornali circa dieci giorni fa. Due associazioni, La Voce del Cane Onlus e Attivisti per i Diritti Animali di Ardea e Pomezia Onlus, avevano inviato una lettera aperta indirizzata ai sindaci di Ardea, Anzio e Nettuno, scrivendo che “alla luce di quanto appreso in data 30/12/17 dal Canile Alba Dog di Pomezia, a partire dal 1/1/18 le Vostre amministrazioni hanno inaspettatamente deciso di interrompere la collaborazione con le Associazioni La Voce del Cane Onlus e Attivisti per i Diritti Animali di Ardea e Pomezia Onlus, collaborazione instaurata ormai da anni che ha sicuramente consentito un notevole sgravio dei costi annuali sopportati dai comuni per il mantenimento dei cani presso il canile con Voi convenzionato. E’ lecito domandarsi le motivazioni e soprattutto chiedersi se i cittadini, e non solo gli animalisti, approvino la Vostra scelta”.

Sulla questione, sei giorni fa si era espresso il sindaco di Ardea Mario Savarese, che aveva rilasciato ai nostri microfoni le seguenti dichiarazioni: “L’indicazione di far assistere i cani soltanto da un’associazione, l’associazione Marilù, non è nostra ma è una richiesta – non scritta ma verbale – del canile stesso con il quale, tengo a precisare, il Comune di Ardea non ha ancora un contratto perché scaduto e non rinnovato. Tra le clausole per il rinnovo il canile vorrebbe porre questa della scelta di un’unica associazione di volontari, escludendo quindi tutte le altre, proprio come condizione, scelta che però non condividiamo. Siamo alla ricerca pertanto di una soluzione migliore: è impensabile infatti che un animale venga assistito soltanto da un’unica associazione, oltre tutto con pochissime risorse. Questo per ribadire il concetto che non siamo stati noi a determinare questa situazione, noi non buttiamo fuori nessuno, tanto meno dei volontari. L’amministrazione di Ardea ha a cuore il problema del randagismo, che non prescinde dal garantire alle bestiole una vita dignitosa”. 

Poi, quasi come un fulmine a ciel sereno, la notizia che i Nas e la Asl si erano messi in moto per porre sotto sequestro la struttura. L’8 febbraio infatti i NAS e il personale ASL erano andati a verificare se il numero degli animali fosse congruente con le capacità della struttura e per capire se ci fossero irregolarità edilizie che potessero modificare tale rapporto. Al termine della visita il canile e i cani erano stati posti sotto sequestro, come confermava il sindaco di Ardea Mario Savarese. “Sono stato informato del sequestro avvenuto ieri pomeriggio da parte dei carabinieri. Adesso ci stiamo muovendo per vedere come sistemare i cani del Comune di Ardea”, aveva dichiarato il Primo Cittadino ai nostri microfoni.

La struttura, a seguito del controllo effettuato insieme al personale della ASL, era stata quindi posta sotto sequestro di iniziativa, con affidamento del canile, degli animali e delle attività ad essi connesse al proprietario di Albadog, in attesa della decisione sulla convalida da parte del magistrato competente che però, mentre scriviamo, ancora non è arrivata.

Le attività del canile intanto – come spiegavano i carabinieri – sono comunque garantite, anche se solo parzialmente: i cani possono essere ‘curati’, oltre che dal personale del canile, anche dai volontari e possono essere adottati, ma nella struttura non possono attualmente essere accolti nuovi animali.

TORNA A PARLARE L’ASS. VOCE DEL CANE

A scrivere è Margherita Speranza, Presidente ass.ne “La Voce del Cane”. 

“Quanto sta accadendo da circa più di un mese ci intristisce molto, tante chiacchiere, tante parole, tante dichiarazioni di sindaci che si sono svegliati all’improvviso come paladini per la salvezza dei propri animali, ricoverati da anni in una struttura non a norma, in una struttura dove il numero dei cani ricoverati e’ in forte esubero, una struttura dove gli animali inseriti in sanitario ci entrano da cuccioli e ci escono da adulti, ad un costo di circa 7 euro al giorno a carico dei contribuenti (ricordo ai sindaci che il massimo dei giorni stabiliti dalle normative di degenza nei canili sanitari e’ di 15 giorni) una struttura dove i cani vengono spostati continuamente dalle loro dimore storiche con compagni di gabbia storici e allocati secondo I” CRITERI” di chi dovrebbe evitare con questo sistema gli sbranamenti, animali che per anni avevano stabilito un equilibrio psico-fisico con i loro compagni storici si ritrovano a non capire più che girotondo stanno facendo! Una struttura che ostacola le adozioni, passiamo le ore con la pazienza di chi vuole adottare un cane di un canile, che cambia idea e se lo va a comprare! Ti fanno passare la voglia! Una struttura che impone regolamenti a senso unico, unilaterale, e senza alcun rispetto per il volontariato animalista andando contro a tutte le normative vigenti che invece regolamentano con linee guida ben precise i ruoli di ogni ente,comuni,gestore,volontariato accreditato, asl veterinaria”.

E ancora: “Le splendide persone che si dedicano al volontariato animalista come tutti i volontari della Voce del Cane, e’ gente seria, capace,con anni di esperienza, ma soprattutto capace di portare agli animali rinchiusi per la maggior parte dei giorni nelle gabbie ,amore,socializzazione,e pure una famiglia! Quanti bocconi amari abbiamo dovuto ingoiare subendo dispetti,e maltrattamenti verbali e non solo..Vi abbiamo rincorso per tutto questo periodo, con la speranza di poter risolvere velocemente i capricci di un gestore ed ancora stiamo qui a parlarne, mentre quelle povere anime senza parola, non ci capiscono piu’ niente”.

“Se potessero parlare manderebbero a quel paese tutti questi maghi merlino che parlano bene ma razzolano male come dice il proverbio! Eppure ci vorrebbe tanto poco! E certo, fa piu’ comodo pensare chissa’ quale diverbio queste “canare” han causato, troppo comodo! E’,ormai cosa vecchia screditare il buon operato di associazioni serie che non vengono a compromessi perché forse troppo scomode! Vi siete mai chiesti chi fossero gli artefici delle tante adozioni svolte in tutti questi anni dei vostri cani? Quanto ha risparmiato la vostra amministrazione! Vi siete chiesti per quale motivo il gestore di un canile con circa 340 cani vi chiede l’esclusiva per una sola associazione?”

Quindi l’appello: “Siamo veramente addolorati per il disagio che grava sugli animali abituati ad aspettarci tutti i sabati per gioire con noi, CI RIVOLGIAMO AI SINDACI DEI COMUNI DI ANZIO,ARDEA,NETTUNO,SIAMO STATI SEMPRE DALLA VOSTRA PARTE SENZA CHE VOI VE NE ACCORGESTE,ORA TOCCA A VOI, NOI RISPETTEREMO LA LEGGE COME ABBIAMO SEMPRE FATTO,E TUTTE LE NORMATIVE VIGENTI CHE CI PERMETTONO DI NON MANCARE MAI CON IL NOSTRO OPERATO ALL’INTERNO DEI CANILI PER 6 GIORNI ALLA SETTIMANA PER QUATTRO ORE AL GIORNO, NON CI SERVONO RIDICOLI PERMESSI CE L’ABBIAMO GIA’ DALLA LEGGE! CONTINUEREMO A PORTARE BENESSERE A tutti i CANI DEGENTI PRESSO IL CANILE ALBA DOG COME DA ANNI FACCIAMO, CONTINUEREMO FIERI, A FIRMARE LE ADOZIONI CHE INCENTIVIAMO, ANCHE DOVESSE RIMANERCI UN SOLO ANIMALE, PERCHE’ PER NOI E PER LE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE SERIE COME I NOSTRI COLLEGHI DEL’ASSOCIAZIONE ATTIVISTI PER I DIRITTI DEGLI ANIMALI POMEZIA –ARDEA CHE INSIEME A NOI HANNO SUBITO QUESTA ESCLUSIONE, GLI ANIMALI SONO TUTTI UGUALI NON CI SONO DISTINZIONI!”

“Abbiamo quindi tutti capito dalle dichiarazioni dei sindaci sulle testate giornalistiche, proprietari degli animali degenti presso la struttura Alba Dog messa sotto sequestro dai Carabinieri del Nas di Roma, notizia appresa dalle testate giornalistiche, CHE IL PROBLEMA NON ESISTE, E’ STATO SOLO UN BRUTTO SOGNO! SONO TUTTI FAVOREVOLI CHE LE ASSOCIAZIONI CONTINUINO IL LORO OPERATO, TUTTE INDISTINTAMENTE, NESSUN PRIVILEGIO! LO SCRIVONO SUI MEDIA, MA NON AL GESTORE CHE CONTINUA AD IMPEDIRCI ADOZIONI,E VOLONTARIATO!”, conclude quindi il testo. 

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