Dinky ha vissuto per cinque anni con la sua famiglia inglese a Dubai. E quando è arrivato il momento di tornare nella loro terra natia, a Northamptonshire, si è guadagnato il suo primo biglietto aereo. Ma per Ian e Sue Lees è stata amara la sorpresa quando all’aeroporto di Londra Gatwick hanno ritirato la sua gabbietta vuota. 

Del gatto non c’era traccia. Il personale dell’aeroporto non ha saputo dare risposte, lasciando la famiglia Less nel limbo. Dov’è finito Dinky? E’ rimasto sull’aereo? Lo hanno imbarcato su un altro volo? Ian e Sue hanno cercato di essere positivi e non hanno voluto pensare al peggio, avviando da subito una «ricerca internazionale». 

Questo accadeva lo scorso 27 luglio. I Less non si sono dati pace, mobilitando chi potevano. «Non abbiamo avuto alcun indizio. Dall’aeroporto ci hanno semplicemente detto che non sapevano». Ma Dinky non poteva esser scomparso nel nulla. «La gabbia era pulita quando ce l’hanno consegnata. Quindi abbiamo pensato che da Dubai forse non era mai partito». 

La famiglia è quindi tornata a Dubai, per distribuire volantini con la sua foto e i suoi «segni particolari» – un dentino sporgente – e offrire una ricompensa a chi lo avesse ritrovato. E dopo due mesi di agonia, è arrivata la telefonata tanto sperata. Dinky era davvero a Dubai, ritrovato a trenta chilometri di distanza dall’aeroporto dove lo avevano visto l’ultima volta. 

Ora il micio il volo per la Gran Bretagna lo ha preso per davvero ed è stato riunito alla sua famiglia, che non ha mai perso la speranza di riabbracciarlo. Dopo questa brutta esperienza, lo aspetta una nuova avventura: una casa nuova da esplorare e una nuova routine, circondato però dall’amore e dalle attenzioni di cui ha tanto bisogno. 

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