Pensavano che il cane malato fosse stato soppresso, cinque mesi … – La Stampa

Una famiglia del New Jersey pensava di aver dato addio al loro cane, sottoposto a eutanasia per una malattia incurabile. Invece il quattrozampe era ancora vivo e da cinque mesi viveva a casa di uno degli impiegati del veterinario dal quale lo avevano portato.

I proprietari di Caesar avevano pianto molto per il loro cane di 15 anni. Non è mai facile prendere la decisione di farlo “addormentare”. Poi un giorno hanno ricevuto una telefonata che li informava che il loro amico a quattro zampe era vivo.

«Non potevo crederci, non sapevo che cosa dire e come sentirmi, anche perché avevo pagato i 192 dollari per la sua cremazione e avevo anche ricevuto una lettera di condoglianze da parte del veterinario», ha raccontato Lonnie Levy.

Invece di praticare l’eutanasia a Caesar, il dottor Menez aveva portato il cane a casa sua, senza che la famiglia Levy lo sapesse o avesse dato il permesso. «Mi fai pagare per sopprimerlo e poi lo fai uscire dalla porta sul retro? E’ terribile», ha commentato l’uomo. Lonnie ha chiamato la polizia appena ha saputo di Caesar, ma purtroppo non ha potuto riabbracciare il suo cane, perché era così malato che è stato immediatamente soppresso.

«Ci sono le basi per indagare il veterinario per furto, visto che ha preso i soldi delle vittime e non praticato l’eutanasia», ha spiegato il capitano della polizia, Andrew Kudrick. Il caso è diventato presto di dominio pubblico e i media hanno provato a contattare il veterinario, che però si è trasferito in un altro Stato. Ad aiutare la famiglia Levy a ricostruire quanto accaduto è stato il veterinario che ha rilevato l’attività del dottor Menez.

La famiglia, sconvolta, è ancora sotto choc per quanto scoperto: «E’ terribile dover passare rivivere il lutto due volte, per lo stesso animale», ha detto Maureen.

Ora la polizia locale prevede di incontrarsi con il procuratore della contea, per capire come procedere e se sia possibile mandare a processo il dottor Munez. Intanto, però, nulla ripagherà la famiglia di Caesar della sofferenza di credere il proprio cane morto e, dopo averlo ritrovato, sapere che è stato immediatamente abbattuto.