Si è svolta stamane presso la Commissione Sanità del Senato, l’audizione della LAV nell’ambito dell’esame dei Disegni di Legge 499 De Poli e 540 Amati, Cirinnà e Granaiola in materia di uso di medicinali in deroga per il trattamento veterinario di animali non destinati alla produzione di alimenti.

LAV, rappresentata al Senato dal Presidente Gianluca Felicetti e da Ilaria Innocenti, responsabile Area animali familiari, ha espresso apprezzamento per l’interesse a diminuire, almeno in parte con i Disegni di Legge in esame, i costi spesso gravosi che devono sostenere i detentori degli animali così come le strutture di ricovero e, sempre nel rispetto della massima tutela della sanità del paziente animale, ritiene indispensabile implementare e incoraggiare la diffusione di farmaci equivalenti al fine di rendere accessibile l’acquisto dei farmaci veterinari a cittadini di ogni fascia di reddito.

“Vivere con un cane o un gatto adottati, o un maiale o galline salvate dalla morte non è un lusso. Non deve più essere considerato un lusso come invece oggi lo rendono tale l’IVA al 22% su prestazioni veterinarie e cibo e inauditi costi della gran parte dei farmaci veterinari”, ha dichiarato la LAV. 

La questione del prezzo del farmaco veterinario è largamente sentita da chiunque viva con un animale, in quanto può causare una difficoltà di accesso alla terapia, in particolare per le patologie croniche, fino anche a rendere di fatto impossibile il diritto del paziente animale a essere curato e il dovere di chi lo detiene a prestargli le dovute terapie. 

Oltre che per i cittadini, l’elevato prezzo del farmaco veterinario rappresenta un problema per il Servizio Veterinario pubblico, per i Comuni e per le Onlus e conseguentemente per gli animali ricoverati nei rifugi, per le colonie feline e per i gatti liberi, e ha come effetto un peggioramento complessivo della tutela animale.

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