Non è bastato il caso di Angelo, il cane torturato e impiccato a Sangineto. Dalla Calabria arriva un’altra terribile storia di violenza sugli animali. A pagare le conseguenze della crudeltà umana è stato Billy, un cagnolone buono di un quartiere di Zungri, in provincia di Vibo Valentia. Un quattrozampe amato da molta gente del posto e accudito dai proprietari di un bar. Per la sua tutela era stata avviata una raccolta fondi in piazza e, grazie alle donazioni, era stato vaccinato. 

Eppure nei giorni scorsi, durante la festa del paese, il povero animale è stato percosso, poi impiccato e infilzato con un oggetto appuntito. Una crudeltà che, denuncia la sede locale del Movimento animalista, a cui nessuno sembra aver assistito e di cui nessuno sa nulla.  

Un’omertà privata che potrebbe però avere delle crepe, soprattutto dopo che molti abitanti hanno mostrato sdegno per quanto accaduto a un cane ben voluto da molti, così docile che anche i bambini potevano tranquillamente giocarci.  

«L’amministrazione comunale ha già avviato tramite la polizia municipale le indagini per individuare i colpevoli e farà di tutto affinché simili episodi non abbiano più a ripetersi. Pertanto – scrive il sindaco Franco Galati – invito tutti coloro i quali abbiano potuto vedere o sapere qualcosa che possa aiutare a identificare i responsabili, a rivolgersi alla polizia municipale, al sindaco oppure ai carabinieri». 

Nazzareno Ciluzzo, presidente del Consiglio comunale e uno dei volontari che si prendevano cura di Billy aggiunge: «Siamo profondamente dispiaciuti, era parte integrante del paese, un cane giocherellone, una presenza fissa. Ci auguriamo che venga fatta luce sulla vicenda». 

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