Buongiorno Direttore,

vorrei rendere di dominio pubblico un fatto spiacevole e grave accadutomi ieri in pausa pranzo: esco a fare la passeggiata quotidiana con il mio cane (al guinzaglio) ai giardini Belvedere di Bra, sopra piazza Spreitenbach e, mentre cammino, vedo due cani liberi senza guinzaglio (un cucciolo maschio e un maschio adulto) che stavano “giocando” tra di loro (metto le virgolette perché non sempre quello che noi consideriamo gioco, lo è anche per i cani).

Decido allora di passare il più lontano possibile da quella situazione ma, appena il maschio adulto si accorge della nostra presenza, parte immediatamente all’attacco, puntando dritto alla gola del mio, mordendolo ripetutamente in vari punti del corpo. Fortunatamente ho avuto il tempismo e la forza di dividere i due animali, tempismo che non hanno avuto gli  altri padroni, noncuranti della situazione e che ci hanno messo un bel po’ di tempo a reagire, mentre io ci ho rimediato, oltre allo spavento, un morso sull’avambraccio destro e una contusione al polso sinistro nel tentativo di liberare il mio cane dalla morsa.

Non è l’incidente in sé che mi ha fatto arrabbiare, ma la leggerezza con la quale tutti i presenti hanno affrontato la situazione, giudicandola ed emettendo banali sentenze dettate dall’ignoranza con cui trattano il proprio animale domestico.

Ma se al posto del mio cane (che fortunatamente era più o meno della stazza del cane aggressore) ci fosse stato un cane di taglia  piccola, l’epilogo sarebbe stato sicuramente drammatico o, peggio ancora, se al mio posto ci fosse stato un ragazzino, una ragazza o una donna incinta, sono sicuro che nessuno dei presenti avrebbe preso la situazione con lo spirito e le parole usate dopo l’incidente.

Non ho visto nemmeno il padrone correggere il cane sgridandolo anzi, tutti i presenti si sono subito messi a fargli le coccole, ad accarezzarlo e a giocarci insieme subito dopo il fattaccio; sapete cos’avete comunicato al vostro cane? Che quando azzanna e aggredisce altri cani/persone, viene premiato con i giochi e le coccole e io sono sicuro che quel cane sarà ancora aggressivo se non intraprende un percorso di riabilitazione che permetta ai padroni di imparare qual’è il modo giusto per correggere il suo comportamento.

Non incolpo il cane, non è sua la responsabilità se è stato liberato e spero vivamente, per la sua serenità e quella di chi gli sta intorno, che un giorno intraprenda un percorso educativo.

Avvisati i carabinieri hanno multato il padrone del cane come previsto dalla legge.

L’articolo 672 del codice penale, che ribadisce la totale responsabilità del padrone sul proprio cane, recita infatti: “chiunque lascia liberi o non custodisce con le debite cautele, animali pericolosi da lui posseduti, o ne affida la custodia a persona inesperta, è punito con la sanzione amministrativa da euro 25 a 258 euro”.

Non è quindi solo una questione di buon senso. Io ho ricevuto e accettato le scuse del proprietario del cane aggressore e non sono intenzionato a fare inutili battaglie legali, anche se ne avrei pieno diritto (e nonostante  una giovane ragazza insinuasse continuamente che io volessi spillare soldi all’altro padrone, oltre il danno anche la beffa). Anche qui cito il codice penale, art. 590 “chiunque cagiona ad altri, per colpa, una lesione personale è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a 309 euro”, pena che chiaramente aumenta a seconda della gravità della lesione, ed il codice civile, all’art. 2052 che recita: “il proprietario di un animale (o chi se ne serve per il tempo in cui ne ha in uso) è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito” e per caso fortuito non si intende “ops, mi è sfuggito di mano il guinzaglio).

Le ferite guariscono e io me la sono cavata con poco/niente, una puntura di antitetanica e una visita dal veterinario per il mio cane, ma non accetto la presunzione e l’ignoranza di alcuni padroni di cani e qui faccio un appello: se prendete un cane, un qualsiasi cane, abbiate la coscienza di assumervi la responsabilità dell’animale che portate in giro, non ascoltate opinioni se non quelle degli esperti, non liberate i vostri cani a meno che non siate sicuri al cento per cento della loro indole e delle capacità del loro padrone, non solo perché è proibito dalla legge ma anche per evitare situazioni del genere, che spesso purtroppo hanno risvolti ben più gravi.

Anche se sentite dire che sono buoni, i cani comunicano tra di loro con un linguaggio sconosciuto ai più. Io ho intrapreso un impegnativo percorso di educazione e addestramento con il mio cane, sto spendendo volentieri il mio tempo e i miei soldi (NON sprecando, come insinuava ripetutamente il padrone del cucciolo) per imparare a comunicare con il suo linguaggio, perché bisogna ricordare sempre che noi siamo umani e i cani sono cani, non parliamo la stessa lingua e abbiamo bisogno di imparare con l’aiuto di chi conosce davvero l’etologia e la cinofilia.

Non abbiate la presunzione di conoscere il vostro cane, io stesso sono ignorante in materia e sono entrato a far parte di questo mondo perché  so che dovrò convivere con questo nuovo membro della mia famiglia per altri lunghi anni e voglio assicurarmi di fare le giuste scelte nel rispetto del mio animale, di quelli degli altri, delle persone che incontro e dei membri della mia famiglia. Non c’è cane aggressivo ma padrone incurante e, per colpa di alcuni, ci rimettono i quadrupedi.

Per di più, purtroppo, alcune razze vengono ancora etichettate come aggressive per natura, ma volete sapere di che razza era il cane che mi ha assalito? Ho lasciato volutamente questa informazione per ultima: era un bellissimo Golden Retriver, non era un Pittbull, non era un Dobermann, non era un Rottweiler, era un cane come tanti altri, un cane lasciato libero irresponsabilmente, un cane trattato probabilmente in maniera sbagliata che, alla prima occasione, ha riversato la sua rabbia/stress, aggressività su di noi.

Ripeto, non è mia intenzione intraprendere vie legali o scatenare la guerra alla polemica e al commento ma cercare di far riflettere su un tema troppo spesso sottovalutato e se anche solo qualche padrone recepisce questo messaggio e comprende l’importanza di avere coscienza e responsabilità verso il proprio animale, la mia battaglia sarà già vinta.

Grazie dello spazio concessomi,

Lettera firmata

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