Lunedì, 29 Febbraio 2016 14:03

Bono SSPotrebbe comportare”problematiche igienico-sanitarie e sarebbe un fattore pregiudicante per l’accreditamento e la realizzazione di una Casa della Salute”.
E’ la protesta del consigliere regionale Gaetano Ledda contro la decisione dell’Asl di Sassari di trasferire la sede del servizio Veterinario nei locali del poliambulatorio di sanità umana.

Ledda ha presentato  una interrogazione urgente all’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru chiedendogli di azzerare una decisione del tutto «assurda». La sua assurdità deriva soprattutto dalle implicazioni di carattere igienico e sanitario che comporterebbe lo spostamento del servizio a pochi passi dai servizi del poliambulatorio che, in quanto tali, richiedono la massima asetticità e pulizia.

«Nello stabile del poliambulatorio – dice Ledda nella sua interrogazione mettendo per iscritto un concetto che comunque, a suo dire, non dovrebbe nemmeno avere bisogno di essere espresso – vengono effettuate prestazioni esclusivamente sanitarie (prelievi, visite specialistiche, consultorio familiare e centro dialisi) quindi di sanità umana, e la commistione delle suddette prestazioni con attività veterinaria di sanità animale potrebbe provocare l’insorgenza di problematiche igienico-sanitarie, sarebbe un fattore pregiudicante i criteri di accreditamento dello stesso poliambulatorio e ostacolante per la realizzazione di una Casa della Salute».

Lo spostamento del servizio veterinario nel piano superiore del poliambulatorio manderebbe definitivamente a monte ogni possibilità di realizzazione della stessa. Ma non è tutto: trasferire il servizio veterinario in quella sede più periferica sarebbe un danno ulteriore, dice ancora Ledda, poiché «oltre agli ovvi inconvenienti logistici per gli operatori determinato dalla sola concentrazione di molteplici e differenti attività in un unico stabile, comporterebbe un notevole danno alle attività commerciali operanti in paese che vedrebbero venire meno la presenza costante degli utenti dei servizi in questione».

L’interrogante chiede quindi all’assessore alla Sanità di adoperarsi per «lasciare che tutte le prestazioni e competenze del servizio veterinario si svolgano negli attuali locali siti a Bono e che invece nel poliambulatorio, se proprio si deve trasferire qualcosa, si sposti il servizio di igiene pubblica lasciando nella sede attuale solo quello veterinario”. (fonte)

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