Il diabete è una malattia metabolica cronica che sempre più interessa i bambini ma si riscontra in persone di ogni età. Nel territorio Marsicano si registrano 5 casi in più l’anno di diabete infantile.

Bisogna dare alla famiglia l’educazione terapeutica adeguata per assicurare al proprio figlio, ogni giorno, il piano di cura di cui necessita. Quello che più di tutto preoccupa le famiglie sono le ipoglicemie, soprattutto quelle notturne.

Affidarsi a un fedele amico che avvisa in caso di una crisi glicemica significa riuscire ad intervenire prontamente e salvargli la vita. E se il diabetico non reagisce alla segnalazione,il cane va a cercare aiuto allertando un familiare. E se è solo in casa? Il cane è preparato a premere un sistema di allarme.

Progetto Serena nasce nel 2013 grazie alla passione e all’impegno del responsabile cinofilo Roberto Zampieri che ne ha delineato il Protocollo, unico della ONLUS e sperimentato sul campo.

Il percorso si svolge in due parti, la prima dedicata alla costruzione della relazione , alla creazione di un rapporto empatico tra cane e diabetico , la seconda dedicata alla vera e propria preparazione per l’allerta diabete.

Questo ha la durata di 2 anni ma i primi risultati, lavorando costantemente, arrivano nei primi 3 mesi. L’ istruttore sarà a fianco del diabetico per tutta la vita del cane.

Nel territorio marsicano , dal 15 Settembre 2018 è presente la figura di un istruttrice che dopo 1 anno di duro lavoro, impegno e dedizione ha ottenuto la qualifica tecnica di PREPARATORE CANE ALLERTA NEL DIABETE.

Di Benedetto Silvia fa il suo ingresso nel mondo degli Interventi Assistiti dagli Animali nel 2011 frequentando il corso di laurea in Tutela e Benessere Animale presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’ Università degli studi di Teramo. Nel settembre del 2014 si laurea con il massimo dei voti presentando la tesi di laurea in “Pet- Therapy e animali da servizio” dal titolo “Percorso di Ippoterapia: dalla progettazione alla realizzazione”. Nel corso degli anni i suoi studi non si fermano acquisendo diverse certificazioni di cui l’ultima quella di preparatore cani allerta nel diabete.

Il lavoro è reso possibile grazie alle naturali doti olfattive del cane ma soprattutto grazie alla relazione empatica che si crea tra cane e diabetico”afferma Silvia “ il cane, appena percepisce l’odore, si avvicina al diabetico e glielo segnala. Lo fa fino a quando lui non gli mostra il glucometro, si misura la glicemia e si corregge . Questo sia in caso di ipo che di iperglicemia. Per il cane si tratta di un gioco, per il diabetico si tratta della vita”.

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