troina minacce antoci copyL’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Enna condanna l’ennesimo atto intimidatorio ed esorta a continuare a battersi per l’etica e la legalità.

E’ notizia di questi giorni l’atto intimidatorio subito dal Presidente del Consorzio AMP Nebrodi Santo Pappalardo. Il fatto è accaduto all’interno del mattatoio di Troina (En), “divenuto insolito scenario di scritte minacciose”- scrive l’Ordine di Enna- scritte che destano “preoccupazione in tutte le figure professionali operanti a vario titolo nello stabilimento, ivi compresi i Veterinari Ufficiali dell’ASP iscritti al nostro Albo”.

Una nota stampa firmata dal Vicepresidente Antonino Algozino, “esprime piena solidarietà e vicinanza” alla vittima e condanna “fermamente il reiterato ricorso a deprecabili strategie intimidatorie di tipico stampo mafioso”. La nota esprime la solidarietà dell’Ordine siciliano anche al Presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, al Sindaco di Troina Fabio Venezia ed al collega
Giorgio Modica, “affinchè trovino ulteriori motivazioni per condurre battaglie etiche e di legalità accanto alle Forze dell’Ordine, agli Enti pubblici ed ai cittadini onesti, continuando a svolgere il proprio lavoro a garanzia e tutela del benessere animale e della salute pubblica”.

Si legge nella nota che “è dovere deontologico-istituzionale dell’Ordine difendere e tutelare la posizione dei colleghi che quotidianamente mettono a rischio la loro immagine ed il loro decoro professionale, prestando onestamente e con dignitoso coraggio la propria opera, assolvendo scrupolosamente ai numerosi compiti demandategli dal S.S.N. in ambito di controllo, sorveglianza, ispezione e certificazione, per garantire ai consumatori la salubrità, la sicurezza alimentare delle produzione zootecniche e la sostenibilità ambientale delle filiere”.

“A tutti loro – chiude il Vicepresidente Algozino- va il nostro plauso ed incoraggiamento, chiedendone ufficialmente tutela al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, alle Commissioni speciali d’inchiesta sulle macellazioni clandestine, di vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia e ed agli Enti preposti attraverso la convocazione di un tavolo di confronto aperto anche alle Organizzazioni Sindacali e di Categoria, nell’ambito del quale poter avanzare concrete proposte per prevenire eventuali fenomeni intimidatori e corruttivi e per migliorare l’efficacia dei controlli nel delicato settore delle macellazioni”.

pdfIL_COMUNICATO_DELLORDINE_DI_ENNA.pdf94.09 KB

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