Devo onestamente scrivere che, quando ho letto i titoli delle prime agenzie («Arriva la mutua per cani e gatti»), li ho presi subito con una sana dose di scetticismo.

È da quando, qualche decennio fa, ero parte attiva della galassia animalista che sentivo parlare e peroravo, a mia volta, una qualche forma di stampo mutualistico per gli animali d’affezione, principalmente cane e gatto.

Man mano che gli anni passavano, la maturità aggiungeva un po’ di raziocinio alle passioni giovanili ed era chiaro che un sistema mutualistico per gli animali era pura utopia. Già la mutua (umana) spesso faceva e fa acqua da troppe parti, a causa di un apparato brontocratico pesantissimo e della cronica mancanza di pecunia, figuriamoci pensare a un’assistenza mutualistica per Fido e Silvestro.

In realtà, negli anni ’80, durante la stagione della «Milano da bere» sembrava che l’economia italiana del dopoguerra fosse ripartita in modo tanto travolgente che un fiume di soldi ricopriva soprattutto le regioni del Nord Italia. In questi tempi di vacche grasse, più volte le associazioni animaliste hanno tentato di far passare qualche disegno di legge che prevedesse se non proprio la «mutua» per gli animali, forme di tutela sociale con finanziamento pubblico a favore almeno delle categorie meno abbienti.

La storia però ci insegna che queste erano utopie e i governi che si sono succeduti hanno fatto a gara per rendere ancora più complicata la vita di chi possedeva un cane o un gatto. Solo pochi decenni fa, ad esempio, le prestazioni veterinarie sugli animali d’affezione erano, come quelle dei medici umani, esenti da Iva. È finita che la mannaia dello Stato, alla caccia spietata di soldi spesi male se non rubati tout court, è calata, regalando ai padroni di cani e gatti non la mutua, ma l’Iva al 22% (quella che grava su diamanti e champagne) sulle prestazioni mediche accompagnando la gabella già feroce a un costo esorbitante, comparato a quello umano, dei farmaci per uso veterinario.

Quella che sarà presentata domani a Roma, con il titolo di «Dottor Bau & Dottor Miao» è un nuovo sistema mutualistico privato di tutela della salute e del benessere per i cani e gatti, a cura del Mias (Mutua italiana assistenza sanitaria) in partnership con FareAmbiente (Movimento ecologista europeo) ed EuropAssistance.

«Si tratta – spiega Claudio Andrea La Rosa presidente del Mias – di una serie di garanzie e di sussidi sanitari erogati all’associato in caso di ricovero del cane o del gatto. Abbiamo studiato tutta una serie di garanzie esclusive finalizzate a consolidare il rapporto sempre più stretto tra l’animale, nel nostro caso il cane e il gatto, e il suo padrone o meglio ancora l’adottante».

«Fra queste – aggiunge La Rosa – c’è Per Sempre, dove ci rendiamo garanti tramite la struttura qualificata delle Guardie ecozoofile di FareAmbiente, nel trovare una sistemazione adeguata all’amico cane o gatto in caso di decesso o inabilità del suo padrone. a vera novità di questa iniziativa è che, per la prima volta in Italia, chi è nella fascia di esenzione del ticket sanitario, potrà aderire a questa sorta di mutua con un trattamento di favore ovvero lo sconto della quota associativa anche del 50%».

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