“Questo cane è morto grazie allo Stato italiano, rappresentato dalle forze dell’ordine foggiane”. È l’accusa dell’associazione animalista Guerrieri con la coda, rappresentata da Anna Rita Melfitani, una delle tante intervenute nel tentativo di evitare la morte del povero beagle precipitato ieri sera dal terrazzino di uno stabile di via Dante (LEGGI). Con una lettera aperta – che a quanto si apprende nelle prossime ore dovrebbe raggiungere anche le massime autorità cittadine – i volontari ricostruiscono quella che è stata definita come una vera e propria “morte annunciata”.

“SITUAZIONE INDECOROSA DELLA CITTA’ DI FOGGIA”. “Da più di 15 giorni – si legge nel comunicato – questo povero cane, altri 2 cani e 5 gatti erano stati abbandonati a se stessi su un terrazzo nel pieno centro di Foggia. Tutto il vicinato indignato aveva segnalato tale scempio, ma senza avere nessun riscontro positivo a riguardo, fino ad arrivare a tale disgrazia che oggi ci fa capire la situazione indecorosa della città di Foggia verso il mondo animale. Non tralasciando nemmeno le responsabilità verso questi animali all’amministrazione comunale foggiana, che a distanza di due anni, non riesce a metter su un canile. Un canile che dovrebbe ospitare gli animali che vivono delle crudeli realtà sulla loro povera pelle martoriata. Infatti ogni qualvolta si presenta una situazione del genere gli organi competenti non vogliono intervenire perché alla fine non sanno dove far ospitare in modo decoroso gli animali tolti da situazioni incresciose o dalla strada”.

“MILLE TELEFONATE A CARABINIERI, POLIZIA E VIGILI DEL FUOCO”. Nello specifico poi, l’associazione riferisce quanto accaduto anche prima della tragica caduta: “Il 27/03/2018 – si legge – il cane che vedete in foto camminava sul cornicione della palazzina che lo teneva prigioniero. Sul posto era presente una volontaria dell’associazione Guerrieri con la coda, Rosa Santamaria, che con mille telefonate a polizia locale, carabinieri e polizia è riuscita a far arrivare solo i vigili del fuoco, che hanno fatto rientrare il cane all’interno del terrazzo”. Secondo i volontari, inoltre, gli stessi vigili del fuoco si sarebbero prodigati richiamando le forze dell’ordine ad un intervento, senza però ottenere alcun risultato. “Ieri sera – si legge infine – per far recuperare gli altri animali detenuti da una donna che ha solo saputo dire ‘è stata una disgrazia’, senza versare nemmeno una lacrima, abbiamo dovuto urlare come pazzi”. Purtroppo, com’è noto, il cane è precipitato prima di qualsiasi intervento di aiuto.

“CHIEDEREMO GIUSTIZIA”. “Chiederemo giustizia per il nostro angelo in tutti i modi e che la sua morte possa darci la forza di andare avanti in una società senza scrupoli. Gli animali salvati saranno seguiti da noi”: è quanto si legge nell’ultima parte del comunicato. Gli altri cani e gatti che, fino a ieri, erano presenti sul terrazzino, sono stati affidati, temporaneamente e come da prassi, all’Asl: nei prossimi giorni l’associazione se ne occuperà in prima persona, provando a cercare un padrone più degno della loro compagnia.

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di Redazione 


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