Gli animali erano a guardia di una mandria che pascolava in un campo a Demonte

Sceso dal furgoncino per prendere l’attrezzatura, era stato morso al polpaccio da un cane a guardia di una mandria che pascolava in un campo a Demonte. V.R., operaio manutentore dell’Enel aveva eseguito il suo intervento, poi tornando indietro i due cani gli erano andati nuovamente incontro abbaiando: “L’ho visto mentre dimenava una roncola dal finestrino, gli è caduta di mano ed è uscito dal furgone. Mi sono avvicinato, lui era molto alterato, diceva agitandomi davanti l’accetta che poche ore prima era stato morso. Ho visto il cane sanguinare da un orecchio. Mi sono spaventato, quando se n’è andato ho avvertito i carabinieri”, ha riferito il proprietario degli animali, omonimo ma non parente dell’imputato.

Questa mattina V.R. è stato condannato a 15 giorni di reclusione per minacce aggravate (pena sospesa), e assolto dall’accusa di porto abusivo di arma. Il fatto avvenne nel giugno 2011.

L’imputato ha raccontato, con dichiarazioni spontanee, una versione diversa: “Appena arrivato sul posto in cane mi aveva morsicato, ma avevo lavorato ugualmente. Dopo ero tornato al furgone, dimenticando la roncola sul tettuccio. Sono ripartito, e mi sono ricordato dell’attrezzo. Son tornato indietro e di nuovo i cani mi hanno circondato abbaiando appena sceso. Al signore ho detto che doveva custodire meglio i suoi animali visto che erano aggressivi. Lui ha risposto in malo modo, me ne sono andato. Due giorni dopo la ferita mi faceva ancora male, sono andato a farmi medicare. Al pronto soccorso mi hanno fatto una diagnosi di dieci giorni. Poi mi hanno chiamato i carabinieri”.

Il pm (Vpo Anna Maria Clemente) aveva chiesto la condanna a un mese.

Monica Bruna

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