PORDENONE. Morgan è un bassotto di cinque anni disabile e felice: corre con il carrellino sui marciapiedi in viale Grigoletti, a Pordenone. Due ruote al posto delle zampe posteriori paralizzate, che non sono più un problema.«Il carrellino ridà la vita ai cani diversamente abili – Manuela Scalon ha adottato Morgan dopo l’ernia alla schiena -. I primi padroni avevano pensato di abbattere Morgan, perché non ce la fa a camminare. In casa trascina le zampe posteriori e le proteggiamo con dei supporti di tela resistente: comunque si muove. Ma appena arriva l’ora delle passeggiate è pronto alla corsa… sulle ruote. E’ un cane felice, insieme agli altri di casa».Gli altri: 13 cani e 12 gatti. «Tutti trovatelli con il diritto di essere amati – l’animalista Scalon dedica la sua vita agli amici a quattrozampe -. E’ facile gestire la nostra famiglia allargata: mi hanno eletta capobranco e andiamo d’accordo. Quello che dispiace sono gli abbandoni, che sono tanti nel Pordenonese dall’estate scorsa e soprattutto di gattini. Non si abbandona nessuno: soprattutto quando si ammalano come è capitato a Morgan».Il carrellino di Morgan è il simbolo della salvezza.«Molte persone pensano che gli animali siano un insieme di stimoli istintivi e che senza un corpo integro, farli vivere significhi infliggere loro una violenza inutile – l’animalista Scalon rema contro le opinioni comuni -. L’impegno di assistere un animale disabile è spesso tanto gravoso che porta a scegliere la via più breve. Ma dobbiamo pensare a ogni animale come a un essere che merita tutta l’attenzione e affetto per lui: impariamo a leggere negli occhi di un cane e di un gatto la voglia di vivere, quella di correre, di sentire gli odori, di non mollare anche da diversamente abili. Come capita alle persone costrette sulla sedia a rotelle».Il carrellino dà la possibilità di sentire ancora l’aria sul muso, l’acqua sullezampe, gli odori dell’erba.«I carrellini non servono soltanto ai cani, ma anche ai gatti, ai conigli domestici – ha raccontato Scalon -. Un cane, poi, anche se anziano o ammalato, sulle rotelle può correre e vivere».©RIPRODUZIONE RISERVATA
