Giovedì, 08 Ottobre 2015 14:05

pig headGli ispettori del Food Veterinary Office hanno iniziato gli audit sui programmi di monitoraggio della resistenza antimicrobica negli Stati membri.

Le verifiche- cominciate a settembre – riguardano l’applicazione della normativa in materia di monitoraggio della resistenza antimicrobica in alcune specie animali. I lavori preparatori di questa serie di audit sono stati condotti dalla Direzione generale per la Salute e la sicurezza alimentare (DgSanco) il Laboratorio di riferimento dell’Unione Europea (EURL) e l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA).

La prima fase comprende due audit pilota in Danimarca – che si sono già conclusi – e in Germania (entro l’anno). Sulla base degli esiti di questa prima fase, il Food Veterinary Office (FVO)  programmerà nel 2016 altri sei controlli negli Stati Membri. “L’audit in Danimarca si è svolta “in un clima molto costruttivo e collaborativo”- riferisce una nota della DgSanco. E’ prevista la pubblicazione del relativo rapporto così come di una relazione generale presentata agli Stati membri.

L’FVO intende prima di tutto valutare se i sistemi ufficiali di monitoraggio e di reporting utilizzati negli  Stati membri soddisfano i requisiti della Decisione 2013/652 /UE. Questa serie sarà anche l’occasione per raccogliere informazioni sulle migliori pratiche e per individuare nuove iniziative per migliorare la conoscenza e la comprensione della resistenza antimicrobica (AMR).
La normativa in questione prevede l’armonizzazione fra i sistemi di monitoraggio utilizzati nell’Unione europea e ne promuove la comparabilità -sia fra Stati membri sia tra il settore umano e veterinario.
Dati affidabili e comparabili sono essenziali per valutare le fonti di AMR- evidenzia una nota della DgSanco- per la valutazione dei rischi e per valutare l’impatto delle misure di contenimento in essere. I sisitemi utilizzati devono inoltre facilitare il monitoraggio dei modelli multi-resistenza ai farmaci in Europa.

Gli audit si concentreranno sulle azioni degli Stati Membri, adottate dal 1 gennaio 2014 (data di decorrenza della Decisione 2013/652/UE) , di pianificazione e attuazione del programma di monitoraggio delle resistenze. Le principali aree da coprire e relativi criteri di audit riguardano l’organizzazione delle autorità competenti, il campionamento, i laboratori coinvolti nel monitoraggio e le procedure in atto per la valutazione e la segnalazione di AMR. Nel corso di queste verifiche gli ispettori FVO si avvarrano della collaborazione di esperti nazionali e dei laboratori degli Stati membri.

La decisione 2013/652/UE stabilisce regole dettagliate per il monitoraggio armonizzato e per le relazioni sulla resistenza antimicrobica che gli Stati Membri devono presentare. Il monitoraggio e le relazioni riguardano i seguenti batteri, ottenuti da campioni di determinate popolazioni di animali da produzione alimentare e di determinati alimenti: a) Salmonella spp.; b) Campylobacter jejuni e Campylobacter coli (C. jejuni e C. coli);
c) Escherichia coli (E. coli) indicatore commensale; d)Enterococcus faecalis ed Enterococcus faecium (E. faecalis ed E. faecium) indicatore commensale.
Nel definire le combinazioni di specie batteriche, le specie di animali da produzione alimentare e alimenti da includere nel monitoraggio e nella relazione,  la Decisione 2013/652/UE dà priorità a quelle più importanti dal punto di vista della sanità pubblica. Per ridurre al minimo gli oneri, la sorveglianza è basata, il più possibile, sui campioni biologici o sugli isolati ottenuti nell’ambito dei programmi nazionali di controllo già esistenti.

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