carnecoltelloE’ pronto il Piano di Comunicazione istituzionale per il comparto carni e salumi del Ministero delle Politiche Agricole.
Ad illustrarlo è stato Luca Bianchi, Capo Dipartimento delle politiche competitive e della qualità del Ministero in occasione dell’Assemblea di Assica (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi) che si è svolta ieri a Rho Fiera (Milano).
Bianchi ha sottolineato che l’obiettivo primario del Piano di comunicazione istituzionale è il recupero della fiducia del consumatore verso il consumo dei prodotti carnei.

La richiesta di un Piano di comunicazione era stata avanzata nel marzo scorso dal comparto in una nota congiunta di Alleanza delle Cooperative Italiane Agroalimentare, Assalzoo, Assica, Assocarni, Cia, Confagricoltura, Copagri, Fiesa Confesercenti, Una Italia e Uniceb. Le sigle evidenziavano al Ministro Maurizio Martina alcune linee d’azione a supporto e a salvaguardia del settore delle carni, in particolare – si leggeva nella nota- “iniziative a breve e a medio-lungo periodo incentrate su una corretta informazione al consumatore sia sui sistemi di allevamento presenti sul territorio italiano, sia sulla salubrità degli alimenti zootecnici garantita dagli operatori della filiera e dai controlli del Servizio Sanitario Nazionale, sia sulle proprietà nutrizionali e su una corretta alimentazione.”

Nella nota le Associazioni facevano riferimento all’interdisciplinarità dell’intervento e alla necessità di comunicare al consumatore finale in modo da “fornire al cittadino un punto di riferimento, fruibile, semplice e oggettivo, in cui reperire le corrette informazioni che troppo spesso i social network, blog, siti internet, articoli stampa e trasmissioni televisive diffondono in maniera errata e faziosa.” Allo stesso tempo occorre una informazione ufficiale in modo che possa “essere una fonte utile al lavoro di informazione svolto dalla stampa nazionale, evitando il diffondersi di informazioni non corrette e non verificate nonché inutili allarmismi.”

La proposta mira poi a coinvolgere nel progetto comunicazionale gli operatori sanitari di base e quelli dell’informazione di modo che possano essere esposti “con chiarezza il sistema di produzione nazionale, il rispetto delle regole da parte degli operatori della filiera sia in ambito alla sicurezza alimentare sia in ambito al benessere animale, nonché il sistema di controlli che assicurano ai consumatori la salubrità del prodotto nazionale.”

Infine è stata avanzata la proposta di programmare cicli dedicati alla corretta educazione alimentare, affidata a professionisti dell’alimentazione per informare i più giovani sui contenuti nutrizionali, sui principi della corretta ed equilibrata alimentazione, sui sistemi di produzione nazionale della filiera della carne, sulla salubrità degli alimenti e sul rispetto del benessere animale.

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