CINIGIANO. Se adotti un cane, ti do 1.000 euro. Il consiglio comunale di Cinigiano spende 40.000 euro all’anno per mantenere nei canili i cani abbandonati nel suo territorio e siccome la faccenda sta diventando insostenibile decide di rivedere il regolamento per la concessione di contributi per l’affidamento di cani randagi catturati dentro i confini cinigianesi, fissando la cifra di 1.000 euro da destinare a chi ne adotterà uno.Una situazione, quella del mantenimento dei cani nei canili, che pesa come un macigno nei bilanci comunali anche dei piccoli centri. A Scansano per esempio costa 60.000 euro. «L’amministrazione comunale di Cinigiano – si legge nella delibera- intende perseguire e promuovere tutte quelle iniziative finalizzate a sensibilizzare e promuovere la coscienza ed il rispetto degli animali; e prende atto che l’impegno finanziario a carico del Bilancio Comunale per ospitare i cani presso i canili convenzionati ha assunto proporzioni difficilmente sostenibili poiché l’esborso annuo ammonta oramai a circa 40.000 euro l’anno».Per questa ragione il Comune cinigianese, supponendo che «una delle probabili cause che non invogliano i cittadini a farsi carico dell’adozione degli animali abbandonati è forse rappresentato dall’esiguità del contributo in rapporto all’impegno richiesto», delibera di modificare il regolamento all’articolo quattro, disponendo, dunque, di attribuire 1.000 euro a chi adotterà un cane. 600 euro saranno pagati immediatamente e 400 euro dopo sei mesi dalla consegna. «Il regolamento per la concessione di contributi economici per l’affidamento definitivo di cani randagi» è finalizzato ad incentivare soggetti privati ed associazioni di volontariato dedite alla tutela degli animali di affezione ad assumere in affidamento cani randagi catturati sul territorio comunale, al fine di garantire il loro benessere, di economizzare le spese derivanti dal mantenimento dei cani medesimi, nonché di prevenire il sovraffollamento della struttura convenzionata con l’Ente deputata al ricovero di tali animali».Questo si legge nel primo articolo del regolamento stesso che prosegue indicando i requisiti perché sia possibile adottare un randagio: diciotto anni di età; garanzia di adeguato trattamento, con impegno al mantenimento dell’animale in buone condizioni presso la propria abitazione, o in altra struttura, in ambiente idoneo ad ospitarlo, in relazione alla taglia, alle esigenze proprie della razza, assicurando le previste vaccinazioni e cure veterinarie; assenza di condanne penali per maltrattamenti ad animali; consenso a far visionare il cane, anche senza preavviso, agli uffici comunali preposti, allo scopo di accertare la corretta tenuta dell’animale; non potranno essere consegnati in affidamento più di due cani a nucleo familiare. In caso di maltrattamento o abbandono, l’ufficio di Polizia Municipale provvederà ad applicare le sanzioni previste dalla legge, nonché provvederà a revocare tempestivamentel’affido disponendo il ricovero dell’animale presso la struttura convenzionata, con obbligo di rimborso del contributo. In ogni caso dal momento dell’affido, sono trasferiti all’affidatario tutti gli obblighi e le responsabilità del proprietario di animali ai sensi delle leggi vigenti.

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