La ciclabile sfratta la colonia dei gatti di via Medici del Vascello, alle spalle del nuovo quartiere Santa Giulia. È un trasloco temporaneo, legato ai lavori di costruzione del nuovo quartiere Cascina Merezzate, appartamenti in edilizia convenzionata, un parco, il nido, la scuola e anche la ciclabile il cui tracciato intercetta le casette dei mici. Sul caso vigila Elena Rizzo, la gattara che da anni si occupa di sfamare e accudire i trenta mici della colonia felina con l’aiuto dei veterinari Ast. «Ho cominciato per dare una mano al signor Nicola, ormai novantenne , e non sono più riuscita a separarmi da loro». Tutte le mattine carica l’automobile di pappe prelibate e porta loro il cibo nel percorso tra casa e lavoro, da piazza Ovidio all’Ortomercato.

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La colonia di via Medici del Vascello

Il primo a darle il buongiorno è Nicolino, il gatto portinaio che vigila sull’interra colonia felina. «Nessuno può avvicinarsi senza essere avvistato», racconta divertita Elena. Linguina è un gatto bianco e nero, che precede tutti non appena sente il rumore della scatola dei croccantini. Il capo dei gatti è Cattivone: è il più anziano, tiene in “riga” tutti gli altri. Puntino e Puntina sono fratello e sorella, quasi gemelli. Solo l’occhio attento di Elena è in grado di distinguerli al primo sguardo.

Da qualche settimana fa parte della colonia una nuova micia, ancora senza nome, che ha portato con sé quattro piccoli. Da giorni Elena lavora per orientare i gatti verso il nuovo punto cibo che è stato spostato di qualche centinaio di metri, verso i casermoni abbandonati e degradati di via Medici del Vascello. «Le casette sono state smontate e ricostruite così come erano». I rifugi sono stati ricavati da vecchi mobili riadattati e sono stati ricostruiti su più piani. «Ai mobili abbiamo aggiunto degli sportelli – racconta ancora Elena -, per riparare i mici dal freddo, i pergolati per riparare le ciotole dell’acqua e del cibo. Sono state aperte delle gattarole in tutti i lati delle casette per consentire ai randagi di fuggire in caso di pericolo». Lo spazio dei gatti della colonia felina non si limita al punto cibo costruito da Elena, ma si estende a tutto il quartiere fantasma, fatto da palazzi talvolta occupati da sbandati e calamita di degrado. «A breve cominceranno i lavori di ristrutturazione anche di questi siti», aggiunge elena il cui il timore è dover nuovamente trasferire la colonia. «I gatti randagi sono patrimonio della città — commenta Gianluca Comazzi, capogruppo FI in Comune —. Basterebbe intervenire con il cantiere e trovare una soluzione e un nuovo riparo definitivo per i mici». Il sogno dei volontari è di poter trasformare la colonia felina in un’oasi per gatti randagi all’interno del nuovo parco del quartiere di cascina Merezzate.

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