Quanti significati ha un “miao” di un gatto? E quanti sono i modi con cui i felini domestici cercano di comunicare con i loro padroni?

Non bisogna affatto prendere alla leggera il miagolio prodotto dal nostro gatto, sia che si tratti di versi oppure di fusa perché indicano sempre un loro preciso stato d’animo.

Il linguaggio vocale dei gatti spazia dal grido come dichiarazione di guerra a miagolii quasi sussurrati come bisbigli materni e variano a seconda del luogo, del contesto e della capacità e voglia di comunicazione del gatto. Non solo: secondo quanto riportano i veterinari esperti i miagolii cambiano anche a seconda delle razze di gatti: alcuni miagolano eccessivamente, altri quasi per niente.

Ogni miagolio ha un suo significato

  • Vocalizzo muto: si tratta di una modalità comune a tutti i felini, che spesso aprono le fauci senza emettere alcun suono, oppure rumori a bassissima frequenza. È facile identificare questa situazione, perché molto spesso avviene mentre il gatto si trova di fronte alla finestra, assorto da qualche elemento esterno – come un uccellino – che ha catturato la sua attenzione. Il vocalizzo muto indica eccitazione, preparazione all’attacco di una preda o anche semplice soddisfazione;
  • Cinguettio felino: i gatti spesso emettono un suono ad altissima frequenza, e molto acuto, della durata di pochissimi secondi, a volte anche meno di tre. E molte volte assomiglia proprio al cinguettio di un volatile. In questo caso si esprime felicità, sorpresa, richiesta d’attenzione. Non è un caso che sia molto più frequente quando il gatto ha fame o rivede il padrone dopo una giornata di lavoro.
  • Borbottii, sibili e soffi: la comunicazione vocale del gatto più facile da comprendere, indica che il felino è arrabbiato, insoddisfatto, disturbato dal padrone e naturalmente pronto all’attacco. È anche un modo per spaventare e costringere all’allontanamento gli altri predatori;
  • Fusa: le fusa, una vibrazione unica prodotta solo dai felini, sono il modo con cui i gatti comunicano la loro piena soddisfazione. Proprio per questo motivo, si verifica spesso dopo i pasti, durante le coccole o dopo una caccia particolarmente proficua. In alcuni rarissimi casi, tuttavia, il gatto può esprimere malessere fisico con le fusa o addirittura paura: si tratta di una modalità con cui l’animale si rilassa e rassicura se stesso;
  • Miagolio classico: il tipico “miao” dei gatti, unico da esemplare a esemplare anche se l’orecchio umano fatica a distinguerlo, indica sempre una richiesta d’attenzione. È la traduzione di tanti desideri, come “Guardami”, “Ho fame”, “Gioca con me”, “Fammi uscire”. Quando il miagolio è accompagnato dal micio che si struscia sulle gambe del padrone, il significato è perentorio e inequivocabile: “Devi prestarmi attenzione e lo devi fare ora”.
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