Uno spiegamento di forze inusitato è stato messo in campo a Venezia per trovare il gattino disperso del consigliere della lista Brugnaro Matteo Senno: guidati da quest’ultimo ben 8 vigili urbani compreso il commissario capo e il padre di Senno, attuale amministratore unico di Ames Spa, hanno battuto Forte Marghera alla ricerca del povero micetto. Come scrive La Nuova Venezia a pagina 25, l’episodio risale allo scorso dicembre quando con la chiusura del monastero di “Santa Maria Addolorata”, la colonia di gatti che lo frequentava è stata spostata in una sistemazione all’interno del Forte dall’associazione di volontari “I mici del Forte”.

Tuttavia tra i gatti prelevati c’era anche quello del consigliere Senno che vive poco distante. Dopo ore di ricerca, il manipolo di vigili ha poi individuato il micio che è stato riconsegnato dai volontari al legittimo proprietario. Sulla vicenda il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Davide Scano, ha presentato un’interpellanza criticando l’eccessivo numero di agenti coinvolti nell’operazione di recupero. Accuse rispedite al mittente dal comandante della polizia municipale e l’assessore alla sicurezza che hanno spiegato che c’era notizia di reato per furto. Quindi tutto regolare, nessuna eccezione. Ma Scano non molla: «i cittadini allora dovranno aspettarsi, in caso di chiamata dei vigili, lo stesso trattamento del consigliere».

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