Chi non ricorda la storia divenuta virale sul web della sposa napoletana che “osò” chiedere al parroco di San Giuseppe a Chiaia, di essere accompagnata all’altare dal suo adorato cane. La giovane sposa voleva solo percorrere la navata della chiesa, nel giorno del suo matrimonio, con quello che lei stessa definì il suo “affetto più caro”. Ma a questa richiesta il prete si oppose fermamente: “No ai cani in chiesa”.

A questo divieto Elisa Guidarelli, con il primo servizio di Wedding Dog Sitter. Nel 2010 fondò, infatti, il 1° servizio in Italia di dog-sitting professionale per matrimoni. In sette anni di attività ha permesso a oltre 200 coppie in tutta Italia di avere accanto il proprio cane nel giorno delle nozze. “Nel 50% delle volte il parroco – ha commentato Elisa – non da il permesso di far entrare il cane in chiesa. Io credo che si possa fare tutto nel rispetto del luogo sacro. Al giorno d’oggi, del resto, capita che le coppie arrivino al matrimonio con un cane già in famiglia, magari perché un figlio non possono permetterselo: ci tengono ad averlo vicino in un momento importante come questo”. “Ho ideato questo servizio – ha proseguito la Guidarelli – proprio perché ho sofferto la mancanza dei miei cani al mio matrimonio. Per una coppia che considera il proprio cane un membro della famiglia è difficile rinunciare alla sua presenza in chiesa o in comune”.

Tante sono le storie di sposi che la Guidarelli, in questi anni, ha seguito e che, grazie al suo servizio, sono riusciti ad avere accanto, nel giorno delle nozze, il loro amato cane. Elisa ne ha ricordata qualcuna.

Un vestito su misura per Teo, il cucciolo tripode

Alessandra, una grande amante degli animali, mentre stava guidando ha accidentalmente investito un cucciolo di cane che, proprio in quel momento era saltato fuori dal bordo della strada. Purtroppo non è riuscita in nessun modo a evitarlo e la sua macchina lo ha investito. Si è fermata a soccorrerlo, ma il cucciolo non dava segni di vita. Lo ha portato d’urgenza dal veterinario e solo in quel momento si è accorta che respirava ancora. Grazie alle cure dei veterinari il cucciolo si è salvato ma a causa dell’incidente ha perso la zampina anteriore. Teo, questo il nome che Alessandra ha dato al suo cucciolo tripode dopo averlo adottato, lo scorso anno ha partecipato come ospite d’onore al matrimonio dei suoi padroni. Wedding Dog Sitter ha un’etica molto rigida sul non ridicolizzare i cani con vestiti inappropriati o eccessivi, ma quando Alessandra e Diego hanno raccontato la storia di Teo abbiamo deciso di fare un’eccezione: abbiamo confezionato un piccolo frak su misura per lui, che coprisse la zampetta mancante senza però limitare i movimenti del cucciolo e Teo ha preso parte al matrimonio dei suoi padroni come un vero paggetto. “Ciò che più mi ha fatto fermare a riflettere – ha raccontato Elisa – è l’amore incondizionato che Teo prova per Alessandra, anche se per colpa sua non ha più una zampa. A lui non importa perché è talmente grato alla vita che ha imparato a fare tutto nonostante quella mancanza: corre, tira al guinzaglio ed è pieno di vita. Gli animali sono speciali: se fosse successo a una persona avrebbe odiato Alessandra con tutta se stessa. Invece Teo la ama e per lui conta solo il poterle stare accanto”.

Gino, paggetto con il carellino

Quello con Zagor, Togo e Gino, i due dobermann dello sposo e il pinscher della sposa, per Wedding Dog Sitter è stato uno dei matrimoni più difficili dal punto di vista logistico ma anche il più emozionante. Ilaria e Diego sono due sposi adorabili, vegetariani per amore per gli animali e fanno parte di un’associazione che salva cani in difficoltà o da situazioni di maltrattamento. Provano un amore immenso per i loro tre cani e li considerano membri della loro famiglia. Per questo motivo non potevano certo mancare al giorno più importante della loro vita insieme. “Avevamo tre cani da gestire di cui un pinscher disabile con il carrellino e due dobermann anziani con una malattia degenerativa, tipica della razza, che li rendeva quasi paralizzati. La situazione – ha raccontato Elisa – sembrava abbastanza tragica ma noi non ci siamo persi d’animo: abbiamo preso in braccio i dobermann e, grazie all’aiuto e alla comprensione del prete, abbiamo portato i cani dentro la chiesa per farli assistere alla cerimonia”. Togo e Zagor nelle loro cucce e Gino con il suo carrellino sono stati tutto il tempo affianco all’altare, vicino ai loro padroni. Gli sposi durante la cerimonia spesso hanno lanciato occhiate cariche di amore verso di loro. Lo sposo ha anche interrotto la messa per aiutare Zagor, uno dei dobermann, a cambiare posizione per sentire meno dolore. Mentre per lo scambio degli anelli Gino e il suo carrellino hanno fatto un ingresso trionfale nella navata, portando le fedi e prendendosi le coccole di Ilaria e Diego. All’uscita dalla chiesa gli sposi hanno voluto fare una foto con tutti e tre i cani perché non potessero mancare nell’album di famiglia. La sposa ha poi preso la zampa di Zagor tra le mani e l’ha baciata spiegandoci che quando suo marito le ha chiesto di sposarla lei ha fatto quello stesso gesto sia con Zagor sia con Togo, chiedendo a sua volta “la loro mano”, perché sarebbero diventati un’unica famiglia. “È stato un matrimonio faticoso – ha concluso Elisa -, ma non sarebbe stato lo stesso per gli sposi se non avessero avuto i loro amici a quattro zampe al loro fianco”.

Il “Sì lo voglio” di Pippo e Otto

A Bari Pippo e Otto, due simpatici e vivaci bassotti paggetti d’onore, hanno preso parte a tutte le fasi del matrimonio dei loro padroni portando anche le fedi. Graziana e Francesco, gli sposi, hanno infatti deciso di assegnare ai loro due bassotti scatenati un compito molto importante: portare le fedi all’altare nel momento del “sì”. La chiesa di Putignano ha permesso l’ingresso ai cani, così Pippo ha indossato il cuscinetto porta fedi e la pettorina con la Go-pro (per fare le riprese dal punto di vista del cane). “Ero alla fine della navata con Pippo e Otto, – ha raccontato Elisa – aspettando il fatidico “SI”. Quando gli sposi lo hanno finalmente pronunciato il “si”, Pippo ha emesso un sonoro “BAU!”, facendo girare tutti gli ospiti presenti in chiesa”. Tra le risate divertite degli invitati, la Wedding Dog Sitter e Pippo sono corsi all’altare per lo scambio delle fedi. I paggetti d’onore hanno partecipato al servizio fotografico con gli sposi e al ricevimento nella location. “Quando sono andata via, – ha concluso Elisa – lasciando Pippo e Otto alla sposa, ho sentito piangere i due bassottini. La sposa li ha sciolti e loro mi sono corsi incontro per riempirmi di baci. Inutile dire che sono scoppiata quasi a piangere per la commozione!”.

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