Martina: l’Italia avrà “il più importante corpo di polizia ambientale continentale”. Nessuna revoca dell’incarico a Cesare Patrone.
Dalla riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei carabinieri nascerà il Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare di questo Paese. Non si tratta di una soppressione, ma di “una riforma” sulla quale il Ministro Maurizio Martina ha rassicurato la Camera dei Deputati dopo l’interrogazione della deputata Patrizia Terzoni, illustrata in Aula dall’On Massimiliano Bernini. Gli interroganti hanno richiamato vicende giudiziarie a carico del Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone, smentite dal Ministro.

Nel 2012, Patrone avrebbe redatto un verbale falso relativo ad un appalto del consorzio di irrigazione e bonifica dell’Est Sesia. Di Patrone-  al vertice del CFS da oltre 12 anni- gli interroganti chiedevano “la revoca immediata dall’incarico. Il  MInistro Martina ha fatto presente che “ad oggi, come comunicato dagli uffici del Corpo forestale dello Stato, non è stato disposto dal giudice il rinvio a giudizio a carico dell’ingegner Patrone, né risultano agli atti del Ministero elementi relativi al procedimento penale oggetto dell’interrogazione”.

Quanto alla “soppressione del Corpo forestale”, Martina ha spiegato: “Con questa riforma riorganizzeremo le funzioni di polizia impegnate sul fronte agro-ambientale, dotando il nostro Paese di una struttura in grado di assicurare sempre meglio e sempre di più prevenzione e repressione su questo fronte”. Ringraziando i vertici del Corpo forestale dello Stato e i vertici dell’Arma dei carabinieri, Martin ha ribadito che è in  costruzione “quello che sarà uno dei più importanti laboratori di esperienza in campo europeo e internazionale e quello che sarà il più importante corpo di polizia ambientale continentale”.

Martina ha anche voluto precisare che “il personale manterrà le competenze possedute e verrà impiegato nell’attuale sede di lavoro o incarico ricoperto; anche le progressioni di carriera saranno salvaguardate rispettando i criteri attualmente esistenti”. La riorganizzazione prevede poi il trasferimento di 750 agenti ad altre forze di polizia o ad amministrazioni; in particolare, il reparto antincendi confluirà nei vigili del fuoco. “È chiaro – ha concluso il Ministro- che i provvedimenti attuativi rappresentano atti amministrativi da adottare sulla base di criteri fissati dalla legge e pertanto sottratti ad ogni autonoma decisione e discrezionalità”.

0 Comments

Leave a reply

©2024 ForumCani.com