(testo e foto di Stefano Secondino)

Sono i gatti più trendy oggi sul mercato. Il Maine Coon, il gatto più grande al mondo, un gigante buono e affettuoso, e il Bengal, un piccolo ed elegantissimo leopardo. Ma se cercate qualcosa di veramente raro e originale (e siete in grado di spendere cifre importanti), per voi ci sono il Selkirk Rex, dal rarissimo pelo arricciato, o l’Egyptian Mau, il gatto tigrato dei faraoni, recuperato dall’oblio da una principessa russa. E se volete un ricordo imperituro del vostro micio, potete anche fargli fare un ritratto ad olio.

Al SuperCat Show 2017 di Roma, l’annuale mostra felina alla Fiera, sabato e domenica vanno in mostra le ultime tendenze in fatto di gatti. Ma c’è spazio anche per i felini che non sono di moda, ma cercano lo stesso un padrone che li ami. Come Lucky, un gatto nero che ha perso un fratello e una zampa in un incidente stradale. Ora vive alla colonia felina della Piramide Cestia, e attende qualcuno che lo adotti. Anche se ha solo tre zampe e un pelo nero che gli da la fama (immeritata) di portasfortuna.

Quest’anno alla Fiera sono arrivati 350 espositori con oltre 900 gatti. “Due razze vanno forte, il Maine Coon e il Bengala – spiega l’organizzatore dell’evento, Gianluca Guarino -. Oggi poi abbiamo uno speciale sul Sacro di Birmania, altro gatto molto popolare. Ma con i gatti di razza nobile attiriamo la gente e la invitiamo ad adottare anche gli animali dei rifugi”.

Fra animali da duemila euro curati e coccolati come modelle prima di una sfilata, ci sono anche i gatti del gattile di Porta Portese e della colonia felina di Piramide, gestiti dall’associazione Arca. Quest’anno sono una ventina quelli di adottare, fra i quali Lucky, il nero con una zampa in meno.

“Faremo un concorso anche per il gatto nero più bello – spiega Guarino -, contro una superstizione che è ancora viva”.

Il gatto con la storia più affascinante al SuperCat Show è di sicuro l’Egyptian Mau. Un animale dallo splendido pelo tigrato, venerato come un dio dagli egiziani ai tempi dei faraoni. Poi la sua razza si era dispersa, finché negli anni 50 un giovane marinaio mediorientale regalò un cucciolo tigrato a una principessa russa in esilio a Roma, Nathalie Trubeckoj. Lei scoprì che la razza veniva dall’Egitto e riuscì a farne arrivare clandestinamente in Italia altri due esemplari. Poi emigrò in Canada e lì mise su un allevamento che fece rinascere la razza.

Anche il Selkirk Rex ha una storia da raccontare. Nel 1987 alle pendici del Monte Selkirk negli Stati Uniti fu trovata una gattina incinta dal rarissimo pelo riccio. Fu affidata a un allevatore di persiani e dette alla luce 5 cuccioli, tre dei quali col pelo arricciato. Una di questi era una femmina, che fu chiamata Miss De Pesto. L’allevatore la fece accoppiare con uno dei suoi persiani e da qui nacque la razza.

Al SuperCat quest’anno c’è anche una pittrice specializzata in ritratti di gatti, la romana Valentina Pierella. “La sfida è cogliere l’espressione, catturare l’anima”, spiega. Poi racconta la sua più grande soddisfazione: “Feci il ritratto a un gatto morto, Felix, da una sua foto. Quando la padrona attaccò il quadro in casa, gli altri gatti si raccolsero sotto miagolando.

Avevano riconosciuto il loro amico”.

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