Lunedì, 14 Settembre 2015 12:57
Gloria Zavatta, responsabile dei progetti di sostenibilità di Expo: operatori disponibili nel rispetto della sicurezza alimentare.
Dolce e salato di altissima qualità. Pane, panini, veneziane, cereali, salumi, pasta, zucchero, cacao, verdure vengono raccolti la sera (ma le operazioni tra i padiglioni cominciano già nel pomeriggio) per raggiungere nel corso della notte un magazzino, gestito dalla cooperativa Arca Stella, e poi essere redistribuiti verso una quindicina di strutture caritative, dai sotterranei della Stazione Centrale a centri che ospitano rifugiati siriani ed eritrei. Il mezzo è un triciclo a pedalata assistita che trasporta fino a 80 chili di alimenti per volta.
Motore dell’iniziativa è la Fondazione Banco Alimentare, che il 6 ottobre presenterà una ricerca sulla povertà alimentare e la lotta allo spreco, dove è prevista la partecipazione anche del Ministero della Salute.
«Abbiamo trovato grande disponibilità da parte degli operatori che, rispettando i criteri di sicurezza alimentare, hanno collaborato all’iniziativa – dice Gloria Zavatta, responsabile dei progetti di sostenibilità di Expo – dando vita a un caso-scuola per eventi di tali dimensioni».
L’iniziativa è stata ribattezzata EXPO Food Saving. Non è l’unica ad occuparsi di reimpiego del cibo. In collaborazione con EXPO si segnala il progetto Food Saving Bec in collaborazione con l’Università Bocconi di Milano: l’obiettivo è di creare gruppi di lavoro tra universitari per studiare soluzioni per limitare gli sprechi di cibo.
Dall’Esposizione Universale possono arrivare input e prove di campo, ma progettualità durevoli sono allo studio delle istituzioni nazionali e internazionali, come auspicato dal Commissario di EXPO Giuseppe Sala: “Su questo argomento noi possiamo incidere per un 10% ma cerchiamo risposte e consigli anche dagli altri”. Allo spreco è dedicato un capitolo della Carta di Milano, un documento di principi e di impegni globali che vuole essere il lascito immateriale di questa edizione italiana di EXPO.
La povertà alimentare in Italia
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Foto: milano/corriere.it