C’è il molosso Stress, pieno di energia. C’è Loris, un rottweiler tutto d’un pezzo. E poi ci sono, Dorato, Sigaro e altri amici a quattro zampe che aspettano di essere scelti. Venti ‘naufraghi’ non per loro colpa, che da tempo vivono nel Canile Sanitario di Bari, protagonisti di una simpatica e originale iniziativa per favorire adozioni e sostegno a una struttura che giornalmente lavora con passione e grande impegno. Con questo spirito è nata L’Isola dei Baffosi, un’efficace idea per dare ai cani una chance in più. Non solo una semplice vendita di uova di Pasqua ma delle vere e proprie cartoline ad attaccare ovunque dove si può ‘televotare’, ovvero adottare, chiamando al numero inserito nel ‘claim’.

Un’idea simpatica e originale

L’idea del Canile Sanitario di Bari e dell’associazione ‘Nati per amarti’, sta riscuotendo un ottimo successo. Sono già 400, infatti, le uova vendute e alcuni amici pelosi sono in procinto di vincere il premio, ovvero una nuova famiglia: “Abbiamo voluto giocare – spiega Teresa Pescuma, tra le ideatrici dell’iniziativa – con una pagina di attualità, scegliendo una ventina di cani, tra cui anche quelli che teoricamente sono più difficili da adottare perché anziani o troppo grandi. Un paio sono stati già adottati. In tanti poi hanno chiesto un uovo con il nome di questo o quel cane”. Il ‘gioco’ è cominciato nelle scorse settimane e ha visto banchetti ma anche l’attenzione di associazioni sportive e aziende.

La situazione nel Canile Sanitario

Un aiuto importante perché l’assistenza e l’accoglienza degli amici a 4 zampe nella struttura della zona industriale non conosce soste: “Al momento – aggiunge Pescuma – ci sono circa 50 cani ma è tutto in divenire perché vi possono essere settimane in cui vi sono diversi nuovi arrivi. Bari presenta diverse problematiche, a cominciare dalla scarsa microchippatura dei cani padronali e anche dalla mancanza di sterilizzazioni. I veterinari che dovrebbero agevolare questo percorso e i cittadini in qualche modo aiutati a comprendere cosa fare”.  D’altra parte, aggiunge Pescuma, “il costo di un accalappiacani è di circa 100 euro a intervento. Tutto questo ricade sulle casse del Comune e quindi degli stessi baresi”. Dunque, un piccolo aiuto e un po’ di consapevolezza in più possono arrivare anche da queste iniziative che hanno il pregio di diffondere un tema, senza facili pietismi, ma con simpatia e spontaneità: adottare cani, vuol dire consapevolezza e non solo ‘priscio’. Altrimenti si rischia di farli ‘naufragare’ ancora una volta.

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