Finalmente la Regione Emilia Romagna riconosce la predominanza legislativa delle Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica – approvate in sede di Conferenza Unificata il 29 aprile 2010 da Governo, Regioni, Province Autonome e Autonomie locali, redatte anche con il contributo dell’Istituto Nazionale per la Ricerca e la Nutrizione – in cui si afferma chevanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori”, escludendo quindi aspetti di valutazione sanitaria.

In risposta all’interrogazione parlamentare presentata su istanza della LAV, in cui il Consigliere Bertani (Movimento 5 Stelle) chiedeva alla Regione di smettere di discriminare le famiglie che a scuola domandano un menu vegetariano o vegano, e di applicare le prescrizioni del Ministero della Salute, il 19 luglio scorso l’Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna ha trasmesso una Nota a tutti i Comuni del territorio regionale, all’Ufficio Scolastico Regionale e per conoscenza alle ASL. , ribadendo il contenuto delle Linee Guida di Indirizzo nazionale, e la fondamentale e recente Nota n.0011703 del 25 marzo 2016 del Ministero della Salute, che afferma “iniziative di Regioni che impropriamente sconsigliano la scelta vegetariana e vegana [..] e sono in contrasto con quanto stabilito dalle Linee Guida di Indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica sottoscritte sei anni fa anche da Regioni e Comuni, pubblicate in Gazzetta Ufficiale, che recitano testualmente: vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori”.

“Siamo soddisfatti degli ulteriori passi avanti nella tutela dei diritti dei vegani – dichiara Paola Segurini, Responsabile LAV Area Scelta Vegan – e la risposta all’interrogazione, presentata su nostra istanza, è un passo importate per le famiglie della regione, perché attesta il riconoscimento delle Linee Guida Nazionali e prescrive che tutti i Comuni, inclusi Bologna, Ferrara, Parma e Rimini, si adeguino e offrano l’opzione vegan a chi la richiede, fin dall’imminente anno scolastico 2016-2017”.

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